È di nuovo allarme per il ritorno del punteruolo rosso (un coleottero vorace originario dell'Asia sud orientale), che da tempo ha iniziato a mangiare e distruggere le palme italiane.
È di nuovo allarme per il ritorno del punteruolo rosso (un coleottero vorace originario dell’Asia sud orientale), che da tempo ha iniziato a mangiare e distruggere le palme italiane.
Il terribile insetto infatti, riesce a debilitare e uccidere le palme in poco tempo e il fenomeno – se non viene fermato in modo energico ed efficace – rischia di cancellare definitivamente la tipicità di interi tratti paesaggistici del nostro Paese (con tutte le conseguenze sul ciclo naturale e la biodiversità) come la riviera delle Palme della Liguria e quella di San Benedetto del Tronto, da sempre identificate per la presenza di questi particolari alberi.
Intanto il ministero delle Politiche agricole ha preso alcune importanti misure emanando un provvedimento di “emergenza”, per cercare di tamponare la proliferazione del punteruolo rosso.
Il decreto ministeriale – che è stato reso pubblico sulla Gazzetta ufficiale – ha definito e classificato le zone colpite dall’insetto (stabilendo anche le zona infestate, zone di contenimento, zone cuscinetto e quelle delimitate), ma ha evidenziato anche le linee guida “impedire l’introduzione e la diffusione all’interno del territorio” italiano del punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus).
In breve, il modo più efficace per contenere il drammatico fenomeno è combatterlo (in modo obbligatorio); per questo all’interno del decreto sono stati inseriti anche i compiti che dovranno svolgere i servizi fitosanitari regionali e i Piani di azione.
Contemporaneamente, la ricerca nel settore sta facendo importanti passi in avanti, grazie allo sviluppo di vecchi studi e vecchie scoperte riportate in auge e aggiornate.
Un esempio?
Lo studio del Dna (Università di Firenze) dove attraverso la biologia di base si cerca di scoprire se ci siano sostanze chimiche impiegate nel ciclo vitale di questo organismo.
La Intrachem Bio Italia invece, ha lanciato un’azione preventiva che prevede l’uso di vertebrati vermiformi in grado di scatenare una vera e propria lotta con il punteruolo rosso; l’Enea sta studiando nel frattempo la situazione attuale per evidenziare i danni provocati dal punteruolo e si sta concentrando in modo particolare nelle zone di Sabaudia e Sanremo.
Ma come agisce il perfido punteruolo rosso?
Il coleottero – essendo particolarmente vorace – attacca silenziosamente le piante e poi inizia a scavare gallerie all’interno; se ha veloce e ha fame riesce a forare ed uccidere una palma in appena 20-30 giorni; se invece procede ad un ritmo lento, ci impiega dai 4 agli 8 mesi.
Al momento, le regioni più colpite sono le riviere della Sicilia, della Campania, della Puglia, del Lazio e della Liguria e i danni si aggirano intorno ai 20.000 euro a palma.
Verdiana Amorosi
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