Essere un cucciolo di pinguino nell'era delle emissioni incontrollate e del global warming non è affatto facile. Per sopravvivere, i pulcini non devono fuggire solo le fauci dei predatori o di altri esemplari rivalii, ma anche il cambiamento climatico, che sta uccidendo i pulcini della più grande colonia al mondo di pinguini di Magellano.
Essere un cucciolo di pinguino nell’era delle emissioni incontrollate e del global warming non è affatto facile. Per sopravvivere, i pulcini non devono fuggire solo le fauci dei predatori o di altri esemplari rivalii, ma anche il cambiamento climatico, che sta uccidendo i pulcini della più grande colonia al mondo di pinguini di Magellano.
Lo sta facendo non solo indirettamente, privandoli del cibo, come è stato più volte documentato per questi ed altri uccelli marini, ma direttamente, facendoli perire sotto terribili temporali o eccezionali ondate di calore. Lo hanno dimostrato in un nuovo studio su PLoS ONE i ricercatori della University of Washington.
Troppo grandi perché i genitori possano sedersi sopra e proteggerli, ma ancora troppo giovani per aver piume impermeabili, i pulcini esposti alla pioggia battente possono morire di ipotermia, nonostante i migliori sforzi dei loro genitori. E durante il calore estremo, i pulcini senza impermeabilizzazione non possono fare un tuffo nelle acque per raffreddarsi e ristabilire la temperatura, come fanno gli adulti.
Il team di ricercatori, che ha monitorato i pinguini dal 1980, sostiene che queste sollecitazioni ambientali in netto peggioramento possano decimare la popolazione dei nuovi nati. Hanno raggiunto questa triste conclusione triste dopo aver studiato i modelli climatici e le popolazioni della fauna selvatica vicino a Punta Tombo , la patria di circa 400.000 pinguini di Magellano sulla costa argentina.
Essi hanno rilevato che la quantità di precipitazioni e il numero di tempeste è aumentata negli ultimi decenni durante la stagione di riproduzione dei pinguini. Certo, i cambiamenti climatici non sono il killer numero 1 dei giovani pinguini, ma è probabile che i numeri dei morti salgano nei prossimi anni. Come spiegano i ricercatori :
“Durante un arco di tempo di 27 anni, una media del 65 per cento dei pulcini è morto ogni anno, di cui circa il 40 per cento è deceduto per fame. Il cambiamento climatico, una causa di morte pulcino relativamente nuova, ha ucciso una media del 7 per cento di pulcini all’anno, ma ci sono stati anni in cui è stata la causa più comune di morte, uccidendo 43 per cento di tutti i pulcini di un anno e una buona metà in un altro”.
Cosa accadrà se il cambiamento climatico renderà le tempeste sempre più grandi e i periodi di caldo senpre più intensi?
Roberta Ragni
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