Anche noi nel nostro piccolo possiamo contrastare il declino delle api. Come? Piantando dei fiori, come la Vedovina maggiore, nel nostro giardino o in balcone
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Negli ultimi anni, il declino delle api è diventato un fenomeno preoccupante in Europa e anche in Italia, minacciando seriamente la biodiversità e la sicurezza alimentare. Le api, infatti, svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione di molte specie vegetali, inclusi numerosi prodotti alimentari di cui dipendiamo. Oltre ai suggerimenti su quali fiori piantare in giardino o sul balcone per attirare le api, oggi sappiamo che un nuovo fiore autunnale può fare la differenza nel contrastare il loro declino, grazie alla scoperta di un team di ricercatori italiani.
La Vedovina maggiore: il fiore autunnale amico delle api
Gli studiosi di Apidologia e Apicoltura del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa hanno identificato la Cephalaria transsylvanica, meglio conosciuta come Vedovina maggiore, come un’importante risorsa per le api in autunno. Secondo lo studio condotto dal professor Angelo Canale e pubblicato sulla rivista Plos One, questo fiore fornisce polline e nettare proprio nei mesi in cui le risorse sono più scarse, aiutando le api a prepararsi per l’inverno.
La Vedovina maggiore è una pianta rustica e facilmente adattabile, che fiorisce dalla fine dell’estate fino all’autunno inoltrato. Durante le ricerche sul campo, gli studiosi hanno osservato come questa pianta attiri un’ampia varietà di impollinatori, con un particolare interesse da parte delle api. Secondo Canale, piantare strisce di Vedovina maggiore vicino agli apiari è un’ottima soluzione per fornire nutrimento alle colonie e supportarle nei mesi più difficili, quando altre fioriture sono già terminate.
I benefici di piantare la Vedovina maggiore in contesti agricoli
Oltre ai benefici diretti per gli apiari, i ricercatori hanno evidenziato che la coltivazione della Vedovina maggiore in aree di agricoltura intensiva può migliorare la diversità degli impollinatori, che altrimenti verrebbe impoverita. “L’inclusione di C. transsylvanica nelle strisce fiorite può aumentare la biodiversità degli impollinatori in contesti agricoli,” spiega Canale. Questo aspetto è particolarmente importante poiché molte aree agricole offrono poche risorse per le api in autunno, creando un vero e proprio “deserto di polline” che influisce sulla loro capacità di sopravvivere e riprodursi. La Vedovina maggiore potrebbe quindi diventare un alleato prezioso per mantenere popolazioni di api più sane e numerose, soprattutto in regioni a elevata attività agricola.
Le piante perenni e i benefici per le api
Oltre allo studio dell’Università di Pisa, altre ricerche recenti confermano l’importanza di integrare la flora perenne nelle aree vicine agli apiari. Uno studio pubblicato su Journal of Applied Ecology nel 2023 ha evidenziato che l’aggiunta di piante perenni fiorite, come la Cephalaria transsylvanica, migliora la sopravvivenza delle api durante l’inverno. Queste piante hanno un ciclo vitale più lungo e richiedono meno manutenzione rispetto alle annuali, garantendo un approvvigionamento di nettare e polline più costante. Inoltre, studi condotti dal British Bee Research Institute indicano che il mantenimento di fioriture prolungate supporta una più ampia varietà di impollinatori, inclusi bombi e api solitarie.
Le cause del declino delle api
Il declino delle api è dovuto a una combinazione di fattori che comprende l’uso massiccio di pesticidi nell’agricoltura intensiva, le malattie e i parassiti che mettono in pericolo la loro salute, e il degrado e la frammentazione degli habitat naturali. Molti pesticidi, in particolare i neonicotinoidi, sono stati associati a una riduzione della popolazione di api, poiché compromettono il loro sistema nervoso e riducono la loro capacità di orientarsi e nutrirsi. Allo stesso tempo, la frammentazione degli habitat costringe le api a viaggiare più lontano per trovare cibo, aumentando il loro stress e riducendo le loro possibilità di sopravvivenza.
Come contrastare il declino delle api
Gli esperti consigliano di coltivare fiori selvatici e piante perenni, come la Vedovina maggiore, nelle aree dove le api sono attive, per assicurare una fonte di nutrimento in autunno. In particolare, seminare strisce fiorite in contesti agricoli rappresenta una soluzione efficace per sostenere gli insetti impollinatori. Molti ambienti agricoli offrono fioriture solo in primavera, creando una carenza di polline e nettare in autunno, proprio quando le api ne hanno maggior bisogno per prepararsi all’inverno. La Vedovina maggiore può contribuire a colmare questa lacuna, rappresentando una risorsa preziosa per la sopravvivenza delle api e il loro equilibrio.
Fonte: Plos One
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