Inquinamento marino: pesci pagliaccio a rischio di estinzione per via delle emissioni

Il Ph delle acque degli oceani è sempre più acido. E ciò provoca a lungo andare la sordità nei pesci pagliaccio, e di conseguenza la loro estinzione

Povero pesciolino Nemo! L’acidificazione delle acque causata dall’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera starebbe provocando gravi danni alla sua specie. Lo ha scoperto uno studio britannico, pubblicato sulla rivista Biology Letters.

Secondo gli esperti della Scuola di Scienze Biologiche dell’Università di Bristol, il PH delle acque degli oceani starebbe diventando sempre più acido. La conseguenza diretta per questi poveri animali è una: la sordità.

In tal modo, se ne decreterebbe la fine, visto che, l’impossibilità di avvertire l’avvicinamento dei predatori e dunque il disorientamento porterebbero il pesce pagliaccio, la specie di pesce portata alla ribalta dalla Disney, a non essere in grado di difendersi.

Steve Simpson, uno dei principali autori della ricerca ha spiegato: Evitare le barriere coralline nel corso della giornata è un comportamento tipico dei pesci in mare aperto. Lo fanno attraverso il monitoraggio dei suoni degli animali sulla barriera, la maggior parte dei quali sono predatori di qualcosa di solo un centimetro di lunghezza. Ma i suoni sono importanti anche per il rilevamento del compagno, per la caccia ed il foraggiamento, quindi se una o tutte queste capacità non ci sono più, il pesce si può estinguere”.

E allora, la ricerca di Nemo, potrebbe diventare davvero ardua.

Francesca Mancuso

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