E’ nato il Jurassic Park degli alberi. Gli archeologi hanno ritrovato dei semi antichi e sono riusciti a coltivarli fino ad ottenere un esemplare di palma da dattero che risultava estinto dal 500 D.C.; i semi erano stati recuperati grazie ad alcuni scavi archeologici eseguiti negli anni Sessanta.
Una sorta di Jurassic Park degli alberi. Gli archeologi hanno ritrovato dei semi antichi e sono riusciti a coltivarli fino ad ottenere un esemplare di palma da dattero che risultava estinto dall’anno 500; i semi erano stati recuperati grazie ad alcuni scavi archeologici eseguiti negli anni Sessanta.
Questa varietà di palma da dattero era stata distrutta più di 1500 anni fa nonostante la propria importanza strategica e il significato culturale ad essa correlato – o forse, proprio a causa di ciò. Già 3000 anni fa la coltivazione della palma da dattero era fondamentale per il sostentamento alimentare della popolazione del Regno di Giudea.
Come emergerebbe dall’Antico Testamento, la palma da dattero di origine giudaica era considerata un simbolo di fortuna per il regno e per i governanti. Il Re Davide avrebbe chiamato la propria figlia Tamar per il desiderio di richiamare il nome ebraico di questa varietà di palma.
Ai tempi dell’Impero Romano fiorivano in Giudea delle vere e proprie foreste e piantagioni di palma da dattero, i cui frutti rappresentavano uno degli elementi di base dell’economia locale. Con l’inizio delle invasioni romane, le palme vennero distrutte, per privare le popolazioni del luogo di una delle risorse principali sia dal punto di vista alimentare che economico.
Attorno all’anno 500, le palme da dattero avevano ormai raggiunto l’estinzione, a causa della devastazione provocata dagli eserciti dei conquistatori. I loro semi sono rimasti a lungo a riposo, dapprima in un recipiente d’argilla, per almeno 2000 anni, e in seguito in un cassetto, per gli ultimi 40 anni.
Nel 2005 la ricercatrice Elaine Solowey decise di provare a piantarne uno. Con grande sorpresa, il seme trasferito nel terreno iniziò a germogliare e diede inizio alla crescita di una nuova palma da dattero, un esemplare che si riteneva ormai scomparso. A distanza di otto anni, la palma è ormai cresciuta e nel 2011 ha prodotto i primi fiori.
Nessuno pensava che in semi tanto antichi potesse nascondersi ancora la vita, ma la natura non smette mai di sorprenderci. Le palme da dattero giudaiche potranno ritrovare il loro habitat e, a poco a poco, gli esperti potrebbero riuscire a ricreare una foresta di alberi antichi, provando a seminare e riprodurre i semi risalenti ad epoche molto lontane. La nuova palma è stata chiamata – non a caso – Methuselah, in onore di Matusalemme, il personaggio più longevo della Bibbia, che avrebbe raggiunto l’età di 969 anni.
Marta Albè
Fonte foto: Wikimedia