L’Orto Botanico dell’Università di Padova si trasforma in un vero e proprio Giardino della Biodiversità. Si tratta del più antico orto universitario del mondo ed ha alle spalle centinaia di anni di storia. Fu fondato nel 1545 ed è il modello di tutti gli orti botanici del mondo. E’ ora oggetto di un importante ampliamento, che lo renderà ancora più ricco. Il nuovo orto sarà uno dei simboli della biodiversità italiana nel mondo.
L’Orto Botanico dell’Università di Padova si trasforma in un vero e proprio Giardino della Biodiversità. Si tratta del più antico orto universitario del mondo ed ha alle spalle centinaia di anni di storia. Fu fondato nel 1545 ed è il modello per tutti gli orti botanici del pianeta. È ora oggetto di un importante ampliamento, che lo renderà ancora più ricco. Il nuovo orto sarà uno dei simboli della biodiversità italiana nel mondo.
I lavori verranno portati a termine entro l’estate del 2014. L’orto botanico rinnovato si svilupperà su una superficie di 15 mila metri quadrati e sarà parte di un nuovo modo di intendere la botanica. Il nuovo progetto, infatti, lo renderà un luogo di intrattenimento, oltre che uno spazio all’avanguardia da dedicare alla ricerca in ambito botanico.
Vi saranno tecnologie innovative che verranno applicate direttamente al mondo delle piante e che potranno valorizzare le risorse del territorio. Il progetto viene presentato ufficialmente nella giornata di oggi, lunedì 14 ottobre, ed è firmato dall’Architetto Giorgio Strappazzon dello studio VS associati, vincitore del concorso internazionale per la progettazione dell’orto indetto dall’Università di Padova.
L’orto si amplierà grazie alla costruzione di una grande teca di vetro lunga circa 100 metri e alta dai 18 ai 15 metri. Al suo interno si troveranno 5 serre differenti, in cui verrà dato spazio ai differenti ambienti presenti sulla Terra, dalla foresta pluviale, dove l’umidità crea le migliori condizioni per la vita, ai panorami più estremi, dove il freddo rende la sopravvivenza delle specie vegetali quasi impossibile.
Il Giardino della Biodiversità sarà caratterizzato dall’acqua, con piccole cascate che suddivideranno i diversi ambienti. L’edificio è stato inoltre progettato per il recupero dell’acqua piovana, così da garantire l’autosufficienza idrica e da ridurre l’impatto ambientale. Al nuovo spazio saranno anche legati studi e simulazioni che guardano al futuro, con approfondimenti sui temi legati alle possibili condizioni di vita extra-terrestri e sugli effetti che l’inquinamento estremo o l’intervento dell’uomo produrranno sulle specie vegetali. Le aiuole che si troveranno all’esterno delle serre saranno dedicate alla coltivazione delle specie locali, dai giardini fioriti, alle piante aromatiche, alle specie vegetali commestibili.
Non manca uno sguardo alle nuove tecnologie. Prima di visitare l’orto botanico, i visitatori potranno ammirarne un’anteprima sul web, grazie al Wikiorto. Potranno così prepararsi alla visita e rimanere in contatto con le piante anche dopo che si sarà conclusa. Sarà possibile scaricare una apposita App ed entrare a fare parte di una comunità virtuale legata all’orto botanico. Spazio anche all’aggregazione urbana, con aree dedicate ai bambini, alle famiglie, agli studenti e all’organizzazione di eventi.
Per ulteriori informazioni: ortobotanico.unipid.it.
Marta Albè
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