Orsi d’acqua: scoperta in Giappone una nuova specie di tardigradi

I tardigradi, conosciuti anche come orsi d'acqua, sono animali microscopici capaci di sopravvivere a condizioni estreme. Adesso, un team di ricercatori ne ha identificato una nuova specie in Giappone

I tardigradi, conosciuti anche come orsi d’acqua, sono animali microscopici capaci di sopravvivere a condizioni estreme. Adesso, un team di ricercatori ne ha identificato una nuova specie in Giappone.

Si chiama Macrobiotus shonaicus. Il gruppo di lavoro ne ha descritto le caratteristiche distintive e il modo in cui si relaziona con altre specie.

Daniel Stec dell’Università Jagellonica, in Polonia, insieme ai colleghi ha scoperto una creatura del gruppo hufelandi, Macrobiotus shonaicus, originaria dell’Asia orientale. I ricercatori hanno raccolto un campione di muschio da un parcheggio del Giappone e lo hanno esaminato alla ricerca proprio dei tardigradi.

Una scelta fortunata. Kazuharu Arakawa, uno degli scienziati che ha partecipato alla ricerca, ha individuato una macchia di muschio sul parcheggio fuori dal suo appartamento. L’identificazione di una nuova specie nel campione conferma che l’istinto di Arakawa era giusto.

Sono stati estratti 10 individui dal campione, poi utilizzati per avviare una coltura di laboratorio. Attraverso una serie di complessi esami al microscopio e analisi del DNA per quattro marcatori molecolari, essi sono riusciti a caratterizzare la nuova specie e a determinarne la posizione nell’albero filogenetico.

tardigradi uova

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Per distinguere tra diverse specie di tardigradi, i ricercatori hanno prestato particolare attenzione alle loro uova. Questa nuova specie di tardigradi ha uova dalla superficie solida. Inoltre, esse presentano anche filamenti flessibili, simili a quelli di altre due specie recentemente descritte, la Macrobiotus paulinae dall’Africa e la Macrobiotus polypiformis del Sud America.

L’analisi filogenetica e morfologica dei ricercatori identifica la M. shonaicus come una nuova specie all’interno del complesso M. hufelandi, portando così a 168 il numero di specie di tardigradi conosciute in Giappone.

Perché conoscere i tardigradi è importante? A spiegarlo è uno degli autori della ricerca, Daniel Stec, su PlosOne.

“Recentemente, i tardigradi hanno iniziato ad essere usati come organismi modello in una varietà di studi che vanno dall’assobiologia, alla biologia cellulare e allo sviluppo, alla fisiologia, all’ecologia evolutiva e a molte altre discipline, nella speranza di rispondere a domande più generali. I tardigradi divennero molto famosi nella cultura popolare grazie non solo alla loro indiscutibile carineria, ma soprattutto alla loro capacità di entrare nella criptobiosi, uno stato latente in cui praticamente nessuna attività metabolica può essere rilevata. Tuttavia, quando i tardigradi secchi o congelati sono forniti di acqua liquida, tornano in vita come se nulla fosse mai accaduto. Questa capacità di resistere a condizioni difficili e di sospendere le loro vite ha ispirato i ricercatori. Chissà, forse un giorno, grazie ai tardigradi, saremo in grado di preservare gli organi per il trapianto, prolungare la nostra vita, o viaggiare verso altri pianeti e stelle, senza preoccuparci degli effetti dannosi delle radiazioni cosmiche”.

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Fino a qualche tempo fa, si pensava che i tardigradi appartenessero a un’unica specie, la M. Hufelandi. Adesso sappiamo che non è così e che a dispetto del loro mondo infinitamente piccolo, non manca di certo la varietà.

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