Basta mangiare orchidee, così rischiano l’estinzione

Un fiore delicato, che necessita di cure e accorgimenti ma che può durare molto a lungo. Parliamo delle orchidee, ma questa volta per denunciare due pratiche: il commercio di specie rare e il loro utilizzo in cucina. A causa di entrambe le pratiche oggi le orchidee più rare e belle sono a rischio estinzione.

Un fiore delicato, che necessita di cure e accorgimenti ma che può durare molto a lungo. Parliamo delle orchidee, ma questa volta per denunciare due pratiche: il commercio di specie rare e il loro utilizzo in cucina. A causa di entrambe le pratiche oggi le orchidee più rare e belle sono a rischio estinzione.

ORCHIDEE, UN FIORE DI CUI PRENDERSI CURA

Per consentire alle orchidee di conservarsi, mostrandoci i loro fiori bellissimi e rifiorire occorre sapere quali varietà scegliere, quali sono più adatte all’ambiente in cui vogliamo posizionarle e occorre soprattutto prendersene cura nella maniera corretta. I fiori infatti cadono irrimediabilmente se vengono commessi errori grossolani.

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LE ORCHIDEE THAILANDESI

Purtroppo in Paesi come la Thailandia esistono varietà molto rare che vengono sottratte alla natura per essere vendute. Non si tratta delle orchidee comuni che troviamo anche dai nostri fioristi di fiducia, ma di specie che dovrebbero essere tutelate, così come già peraltro accade in varie zone del mondo, in cui se ne riconosce la rarità. Questo commercio è illegale e sostanzialmente invisibile. I dati non sono inseriti in statistiche ufficiali ma c’è chi lancia l’allarme da tempo. Sono anni che i ricercatori evidenziano il problema: nel 2015 Jacob Phelps e Edward Webb del Center for International Forestry Research di Bogor Borat, in Indonesia, hanno pubblicato uno studio su “Biological Conservation” evidenziando cosa accadeva nel Sud Est Asiatico. Su 347 varietà di orchidee rintracciate, molte specie sono considerate a rischio estinzione ma sono normalmente in vendita nei mercati Thailandesi.

NON TUTTE LE ORCHIDEE SI POSSONO VENDERE

Se è vero che non tutte le varietà sono a rischio estinzione, esistono regole commerciali che determinano se una specie sia vendibile o meno. Questo proprio perché molte purtroppo stanno lentamente scomparendo. Spesso vengono stanziati fondi ad hoc per preservare alcune specie vegetali a rischio, citiamo a titolo di esempio “Back from the Brink”, un’iniziativa britannica che mirava proprio ad aiutare 200 specie a rischio – dalle orchidee ai pini – sensibilizzando e raccogliendo donazioni. Se in alcuni Paesi c’è molta attenzione verso la flora a rischio, altrove la situazione è del tutto diversa.

LE ORCHIDEE: PIANTE ORNAMENTALI, MA ANCHE CIBO

Uno dei problemi per le orchidee a rischio estinzione è che non sono soltanto piante ornamentali, ma rientrano tra quelle commestibili e molto utilizzate in cucina. In Europa la farina di orchidee è vietata, ma ad esempio in Turchia – dove fioriscono decine di varietà di orchidee – vengono utilizzate per preparare il salep, una farina da cui si ricava una bevanda tradizionale che utilizza come ingrediente proprio alcune varietà precise di orchidee (Orchis, Ophyrus, Serapias, Platanthera, Dectylorhiza) ridotte in polvere. Queste varietà sono protette dall’Ue e infatti il commercio del salep è proibito. Ma in Turchia lo stesso salep viene impiegato anche per preparare il dondurma, gelato da passeggio, ed è una pratica comunissima.

ORCHIDEE, UN PROBLEMA CHE RITORNA A GALLA

Oggi il problema dell’estinzione delle orchidee torna sotto i riflettori proprio a causa della domanda di ingredienti per soddisfare i palati della popolazione di certi Paesi. Se in Europa il tè o il caffè hanno del tutto scalzato i rivali antichi a base di orchidee, ad esempio nello Zambia o nella già citata Turchia le orchidee sono oggi un ingrediente prezioso, parte della tradizione culinaria di questi Paesi. La sempre maggiore richiesta di una cucina autentica che proponga ingredienti del passato e che ritrovi le proprie radici fa sì che la domanda di orchidee, in primis di specie esotiche, sia aumentata e che molte piante finiscano ridotte letteralmente in polvere. E spesso si aggirano le regole commerciali internazionali per ottenerle. Al di là degli aspetti illegali di questo commercio, il problema è quello sottolineato da esperti come il botanico Hugo de Boer, che dall’Università di Uppsala tuona: “Siamo al punto in cui intere varietà sono al collasso”. E tra i luoghi dove le orchidee sono più a rischio, oltre alla lontana Thailandia, c’è proprio la Turchia.

Anna Tita Gallo

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