L'orchidea è uno dei fiori più amati. Ma qual è il suo significato nel linguaggio dei fiori ? Quando regalare un'orchidea e quali sono le leggende più affascinanti che la vedono protagonista?
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Avete ricevuto in dono un’orchidea? L’orchidea è uno dei fiori più belli perché la sua forma elegante colora bene i nostri balconi e terrazzi e si adatta facilmente a ogni luogo, non a caso viene definito come un fiore cosmopolita che è facile da trovare in tutti i continenti, con qualche riserva nelle zone desertiche e ghiacciate.
L’orchidea appartiene all’ordine delle Orchidales, una pianta erbacee perenne. La maggior parte è originaria dell’area tropicale e sub-tropicale dell’Asia, dell’America centrale e del Sudamerica, è in grado di assorbire l’acqua e di procurarsi in maniera autonoma le sostanze che gli servono per la sopravvivenza. E che dire dei fiori? I petali hanno un profumo straordinario e una forma elegante, quasi regale.
I fiori delle orchidee possono durare molto a lungo se vengono curate nel modo giusto. Se cadono dopo poco tempo, probabilmente c’è qualcosa che non va. Può darsi che l’orchidea non sia esposta alla luce in modo sufficiente, che non la stiate innaffiando abbastanza o che l’abbiate bagnata troppo.
Orchidea, significato
L’orchidea nel linguaggio dei fiori non ha un significato unico in tutto il mondo. Per esempio in Cina simboleggiano la purezza tipica dei bambini, mentre da noi e in occidente in generale le orchidee sono considerate simbolo d’amore e di solito sono regalata a una persona che ci sta molto a cuore. Non a caso, per la festa della mamma spesso si sceglie un’orchidea.
Ma non tutti i fiori sono uguali. L’orchidea rosa di solito si regala alla persona che si ama e molto spesso per festeggiare simbolicamente l’anniversario di matrimonio, fidanzamento e via dicendo, quello nere che in realtà, sono di colore marrone scuro, di solito vengono regalate quando si vuole festeggiare un successo lavorativo. In generale, oggi le orchidee sono segno di saluto e buon auspicio e vengono anche donate quando si va per la prima volta a trovare qualcuno a casa.
Una cosa è certa: mai regalare un’orchidea senza motivo, la simbologia dei fiori non ammette repliche! E non dimenticate che da secoli è considerato un fiore afrodisiaco.
Orchidea, la leggenda di Orchis
Sulla nascita dell’orchidea ruotano diverse leggende, ne citiamo due. Ecco la prima:
C’era una volta in un regno lontano un ragazzo bellissimo di nome Orchis, nato da una ninfa e un satiro. Della madre aveva la bellezza, mentre dal padre la libido. Un giorno, mentre si festeggiava Dionisio, Orchis tentò di ammaliare e sedurre una sacerdotessa, cosa proibita dal dio stesso. Il ragazzo pensava di potersi sottrarre alla vendetta delle potentissime Moire che punivano gli abusi causati dal desiderio di onnipotenza, ma non ebbe scampo e dunque venne sbranato da belve feroci.
Gli dei però non vollero permettere che del bellissimo Orchis si perdesse anche il ricordo e fecero sì che dai suoi resti nascesse una pianta che riproduceva nella sua parte sotterranea, nei due bulbi, proprio le appendici anatomiche maschili che erano state causa della disgrazia. Spuntò così la prima orchidea.
La leggenda della regina delle orchidee
Un’altra leggenda è legata alla varietà Cattleya, considerata la regina delle orchidee.
Secondo i racconti, Mr Cattley era un oscuro fioraio importatore di piante che operava nella Londra vittoriana. Alla corte della regina Vittoria si faceva grande sfoggio di orchidee anche se in Europa non si sapeva proprio come coltivarle. Usualmente veniva armato un bastimento che partendo dall’Inghilterra andava in Brasile, la ciurma scendeva a terra e cercava le piante di orchidee, dopo averle trovate le estirpavano e le caricavano sulla nave.
Arrivate in Inghilterra le piante vivevano quanto bastava per fiorire e poi miseramente morivano. I fiori erano venduti a carissimo prezzo e le piante erano normalmente bruciate. Accadde che qualcuno, conoscendo l’attività di fioraio di Mr. Cattley, gli regalasse un carico di piante destinate a morte certa e Mr Cattley le stivò in un suo locale di Soho, un quartiere umido, con stradine strette e poco areate; miracolosamente l’anno successivo le piante fiorirono, Cattley vendette i fiori e fece un sacco di soldi.
Lo stesso accadde anche l’anno successivo. La notizia ebbe clamore nel mondo della botanica e i più eminenti studiosi fecero visita a Cattley e studiarono i suoi metodi di coltivazione, non riuscendo però a capire nulla sulle reali ragioni del suo successo. Cattley, diventato un famoso imprenditore e non riuscendo più a tenere nel suo “sottoscala di Soho” tutte quelle piante, fece costruire delle bellissime serre fuori Londra e vi trasferì tutte le sue piante, fece anche ridipingere il locale di Soho con l’intento di usarlo come punto vendita.
Purtroppo tutte le piante morirono, Mr Cattley che si era indebitato per costruire le serre, sopraffatto dalla sfortuna si suicidò.
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