Il cambiamento climatico ha provocato un degrado della resilienza degli alberi. Interi ecosistemi forestali sono a rischio ed è difficile progettare piani di conservazione non conoscendo ancora approfonditamente questo triste fenomeno. La vulnerabilità degli alberi è tuttavia evidente
La capacità delle foreste di resistere alle avversità e ai disastri naturali è in netto declino e l’improvvisa mortalità di alberi e arbusti in molte regioni degli Stati Uniti e dell’Europa ne è la prova. Anche gli alberi secolari, che di ere ne hanno vissute molte, potrebbero soccombere all’imperversare dei cambiamenti climatici.
A lanciare l’allarme è un nuovo studio condotto da un team di ecologisti del Joint Research Centre della Commissione europea e pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista accademica Nature.
Tramite tecniche di apprendimento automatico e indici di vegetazione satellitari i ricercatori hanno dimostrato che la resilienza forestale è cambiata dal 2000 al 2020. Questo il lasso temporale preso in esame.
A soffrire di più sono le foreste tropicali, aride e temperate. Qui il calo della loro resilienza è drastico e la vulnerabilità evidente. Tale fattore è da attribuire sia alla siccità, e quindi alla disponibilità d’acqua sempre più esigua, che agli impatti del cambiamento climatico. In primis le violente precipitazioni temporalesche e le temperature estreme.
Gli ecosistemi forestali ricoprono 41 milioni di km 2, dati dello studio, della superficie terrestre. Attualmente gli esperti stimano che circa il 23% delle foreste incontaminate avrebbe già raggiunto una soglia critica.
Mentre l’Europa sta affrontando la più grande siccità di tutti i tempi, in altri Paesi del mondo le foreste sono al collasso. Unica eccezione sono le foreste boreali che sembrano invece beneficiare del riscaldamento climatico. I modelli proiettano infatti un aumento della loro resilienza.
Al momento si sa ancora troppo poco su come la resilienza delle foreste si sia evoluta per gli effetti della crisi climatica. Questo rende difficile pianificare le azioni di intervento per la conservazione dell’habitat forestale.
Una cosa è certa. Senza gli alberi la vita sul nostro Pianeta sarebbe impossibile e tutti gli equilibri alterati irreversibilmente a partire dallo stoccaggio del carbonio, dalla purificazione dell’aria. Stiamo già sperimentando qualcosa, un assaggio, con la folle deforestazione dell’Amazzonia.
Fonte: Nature
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