La Francia ha introdotto una nuova tassa sull’olio di palma per proteggere gli animali e le foreste. La nuove decisione colpisce l’olio di palma importato dall’Indonesia e dalla Malesia, dove la deforestazione sta inquinando e deturpando l’ambiente ormai da anni.
La Francia ha introdotto una nuova tassa sull’olio di palma per proteggere gli animali e le foreste. La nuove decisione colpisce l’olio di palma importato dall’Indonesia e dalla Malesia, dove la deforestazione sta inquinando e deturpando l’ambiente ormai da anni.
L’Assemblea Nazionale francese ha deciso di imporre una tassa sull’olio di palma importato da Indonesia e Malesia pari a 30 euro a tonnellata per il 2016 e che aumenterà e 90 euro a tonnellata nel 2020.
L’introduzione della nuova tassa fa parte di un progetto più ampio, una vera e propria Legge sulla Biodiversità, che dovrà ricevere l’approvazione ufficiale tra maggio e giugno. Con la tassa sull’olio di palma la Francia prende posizione in modo deciso a favore del rispetto dell’ambiente e a sfavore dei Paesi produttori.
Rendere più difficoltosa e costosa l’importazione di olio di palma potrebbe condurre ad un calo del suo impiego da parte delle aziende e in un incremento delle soluzioni innovative in grado di sostituirlo come ingrediente alimentare o per la produzione di detersivi, detergenti e biocarburanti.
L’olio di palma è un ingrediente economico e versatile presente in almeno la metà dei prodotti comunemente in vendita nei supermercati come olio vegetale. Le aziende lo utilizzano in abbondanza per comodità e per risparmiare, ma non tengono conto del suo grave impatto ambientale.
La sua produzione negli ultimi anni è cresciuta ed è diventata sempre più insostenibile portando alla distruzione delle foreste originarie e alla scomparsa degli habitat naturali di animali già a rischio di estinzione, come le tigri e gli oranghi.
Inoltre i numerosi incendi appiccati per fare spazio alle piantagioni di palme da olio stanno avvelenando l’ambiente e intossicando le popolazioni locali.
La distruzione delle foreste in Indonesia e Malesia è alimentata da un mercato in cui negli ultimi decenni sono aumentate le richieste e di conseguenza la produzione di prodotti da forno industriali, snack dolci e salati, detersivi, cosmetici e altre decine di prodotti alimentari e non che contengono olio di palma.
Pensate che introdurre una tassa sull’olio di palma potrebbe essere utile anche in Italia e in Europa per ridurre l’utilizzo di questo ingrediente sempre più discusso?
Marta Albè
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