Olio di palma: gli incendi devastano l’Indonesia. A rischio un terzo degli oranghi del mondo

In Indonesia le foreste continuano a bruciare. Le fiamme divorano gli alberi e una nube di fumo e cenere devasta il Sud-Est asiatico. La vita degli oranghi è sempre più in pericolo.

In Indonesia le foreste continuano a bruciare. Le fiamme divorano gli alberi e una nube di fumo e cenere devasta il Sud-Est asiatico. La vita degli oranghi è sempre più in pericolo.

Le attività umane continuano a minacciare gli ecosistemi e la sopravvivenza degli animali senza tenere conto che la distruzione del Pianeta e le sue conseguenze negative ricadranno anche su di noi.

La situazione si ripete ogni anno in Indonesia e diventa insopportabile tra agosto e ottobre, mesi che ormai vengono soprannominati “la stagione del fumo”. Le foreste vengono incendiate soprattutto per fare spazio alle piantagioni di palme da olio.

Gli effetti negativi sono incredibili. Ogni anno la nube tossica si espande nei Paesi vicini e uccide 110 mila persone rilasciando nell’aria migliaia di tonnellate di Co2, come sottolinea Greenpeace.

Gli incendi ora avanzano verso le foreste del Borneo e diventano una minaccia per un terzo degli oranghi selvatici ancora presenti sul nostro Pianeta. Nella foresta del Borneo vive la più grande popolazione mondiale di oranghi allo stato brado.

La situazione è molto grave e sembra purtroppo fuori controllo. Gli interessi delle aziende mirano ad arricchirsi con la produzione di olio di palma e di cellulosa e non tengono conto delle conseguenze devastanti per l’uomo, per gli animali e per l’ambiente degli incendi delle foreste.

L’associazione Orangutan Tropical Peatland Project ha lanciato il nuovo allarme e ha avviato sul proprio sito web una campagna di raccolta fondi per salvare gli oranghi.

Fonte foto: Shutterstock

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