Altre 31 specie si sono estinte. A rischio anche tutti i delfini d’acqua dolce

31 nuove specie sono estinte e molte altre rischiano, tra queste tutti i delfini d'acqua dolce. A dirlo la nuova Lista Rossa IUCN

L’International Union for Conservation of Nature (IUCN), autorità mondiale sullo stato della diversità biologica delle specie, ha aggiornato la sua Lista Rossa sulle specie minacciate. Il nuovo elenco documenta purtroppo altre 31 specie estinte in natura e tante altre che rischiano molto, tra cui tutti i delfini d’acqua dolce.

Nella Lista rossa delle specie minacciate, rilasciata dallo IUCN, compaiono ben 35.765 specie a rischio estinzione (quasi un terzo del totale delle specie presenti nel programma globale dell’Unione).

Tra queste vi sono tutti i delfini d’acqua dolce del mondo, circa un terzo di tutte le querce, il 26% di tutti i mammiferi, il 40% di tutti gli anfibi, il 14% di tutti gli uccelli, il 33% di tutti gli squali e il 33% dei coralli.

La IUCN classifica le specie in base al numero della popolazione in “Estinto” che descrive una scomparsa completa e la categoria “Minima preoccupazione” all’estremità opposta.

Delle 128918 specie totali valutate dall’IUCN, in ordine decrescente di minaccia vi sono 902 “estinte”, 80 “estinte in natura”, 7.762  “in pericolo critico”, 13.285  “in pericolo”, 14.718 “vulnerabili” , 7.644 “Quasi minacciati” e 66.469 “Minima preoccupazione”.

I delfini d’acqua dolce

Con il tucuxi (Sotalia fluviatilis) che passa nella categoria “in pericolo”, tutte le specie di delfini d’acqua dolce del mondo sono ora a rischio estinzione.

Questa piccola specie di delfino grigio che si trova nel sistema fluviale dell’Amazzonia è stata gravemente provata dalla mortalità accidentale dovuta alla pesca ma anche dalle presenza delle dighe dei fiumi e dall’inquinamento.

Eliminare l’uso di reti da imbrocco e ridurre il numero di dighe nell’habitat di questo delfino sono priorità per consentire ai numeri di riprendersi, sottolinea la IUCN.

Le nuove specie estinte

Nell’elenco sono state inserite 31 nuove specie estinte. Si tratta di 3 specie di rane dell’America centrale dichiarate estinte: la rana arlecchino Chiriqui, la rana arlecchino avvizzita e la craugostor.

Altre 22 specie di rane presenti in America centrale e meridionale sono classificate come “in pericolo di estinzione (possibilmente estinte)”.

Queste rane sono state pesantemente colpite dalla malattia fungina mortale chiamata chytridiomicosi, che le ha messe a dura prova per quasi due decenni.

@iucn

Vi è poi uno squalo, lo squalo perduto (Carcharhinus obsoletus), che è stato descritto formalmente solo l’anno scorso, ed è ora contrassegnato come “In pericolo critico (possibilmente estinto)”.

È stato osservato l’ultima volta nel 1934. Il suo habitat naturale è il Mar Cinese Meridionale, dove è stato vittima di una pesca eccessiva da oltre un secolo. E, dato che è improbabile che la specie abbia potuto persistere sotto questa forte pressione, lo squalo perduto potrebbe già essere estinto.

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Le Filippine e precisamente il lago Lanao, perde 17 pesci d’acqua dolce, di cui 15 “estinti” e 2 “in pericolo critico (possibilmente estinti)”. Le estinzioni in questo lago sono state causate dall’introduzione di specie predatrici non autoctone e dalla pesca eccessiva.

Le estinzioni non riguardano purtroppo solo gli animali ma anche le piante sono interessate dal problema.

Quasi un terzo delle querce, ad esempio, è a rischio di estinzione. Nove querce asiatiche entrano nella Lista Rossa IUCN già in pericolo critico (possibilmente estinto o possibilmente estinto in natura). Il numero più alto di specie minacciate si trova in Cina e Messico, seguito da Vietnam, Stati Uniti e Malesia.

Queste hanno particolarmente sofferto il disboscamento ma anche specie invasive, parassiti e i cambiamenti climatici.

 

La buona notizia

La lista evidenzia fortunatamente anche qualche buona notizia. Segnali di ripresa arrivano ad esempio sul fronte del bisonte europeo (Bison bonasus), che è passato da  ‘vulnerabile’ a ‘quasi minacciato’ grazie ai numerosi sforzi di conservazione della specie.

@iucn

Fonte: IUCN

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