Lo spettacolare fenomeno delle nubi lenticolari (galley)

Vi è mai capitato di trovarvi di fronte a delle nubi lenticolari osservando il cielo sopra di voi? Le nubi lenticolari costituiscono un fenomeno meteorologico straordinario e piuttosto raro, in cui però, con un pizzico di fortuna, non è impossibile imbattersi. Se le condizioni del tempo si rivelano adatte, è possibile riuscire a scorgerle nel cielo e anche cercare di fotografarle prima che scompaiano. La loro forma è così particolare da poter essere scambiate dall'occhio umano per dischi volanti facenti parte di un incontro del "terzo tipo".

Vi è mai capitato di trovarvi di fronte a delle nubi lenticolari osservando il cielo sopra di voi? Le nubi lenticolari costituiscono un fenomeno meteorologico straordinario e piuttosto raro, in cui però, con un pizzico di fortuna, non è impossibile imbattersi. Se le condizioni del tempo si rivelano adatte, è possibile riuscire a scorgerle nel cielo e anche cercare di fotografarle prima che scompaiano. La loro forma è così particolare da poter essere scambiate dall’occhio umano per dischi volanti facenti parte di un incontro del “terzo tipo”.

Le nubi lenticolari appaiono solitamente come composte da più strati, ciascuno dall’aspetto piatto e ben delineato. Di frequente la loro conformazione le rende simili ad una pila di dischi sovrapposti. Il termine scientifico utilizzato per definire il fenomeno è Altocumulus lenticularis, che richiama immediatamente alla mente le lenti di forma discoidale da cui sembrano essere composte.

Esse sarebbero state di frequente scambiate per dischi volanti. La loro comparsa potrebbe spiegare dunque molti degli avvistamenti UFO avvenuti in diverse parti del mondo nel corso degli ultimi decenni. Come è possibile comprendere osservando le immagini che le ritraggono, in alcune condizioni di luce tali conformazioni nuvolose appaiono davvero simili alle navicelle spaziali del nostro immaginario.

Esistono tre categorie in base alle quali le nubi lenticolari che si formano per via delle cosiddette “onde orografiche” vengono suddivise. La loro catalogazione varia a seconda della posizione che esse assumono nell’atmosfera:

1) CCSL (Stratocumuli lenticolari): nubi lenticolari che occupano la parte più bassa dell’atmosfera. Si dispongono solitamente in posizione verticale. La loro comparsa può avvenire al di sotto dei 2000 metri d’altitudine.

2) ACSL (Altocumuli lenticolari): nubi lenticolari posizionate ad un livello medio nell’atmosfera. Compaiono ad altezze comprese tra i 2000 ed i 6000 metri. Non sono normalmente associate a precipitazioni, per via della loro comparsa in zone secche e con masse d’aria stabili.

3) CCSL (Cirri lenticolari): nubi lenticolari che compaiono nella parte più alta dell’atmosfera. Appaiono ad un’altezza spesso superiore ai 7000 metri. Sono state avvistate nelle vicinanze di catene montuose molto elevate, compresa l’Hymalaya. Maggiore è la massa montuosa che l’aria deve attraversare, più spettacolari risultano le formazioni nuvolose che compariranno.

Le nubi lenticolari, appartenenti ad ognuna delle tre categorie, si formano prevalentemente accanto a catene montuose di differenti altezze. I loro avvistamenti nei cieli che sovrastano terreni pianeggianti indicano che le nubi sono state spostate in tali direzioni dalle correnti ventose. Le nubi lenticolari si formano e si dissolvono molto rapidamente, rimanendo statiche per pochi secondi.

Esse compaiono maggiormente in inverno ed in primavera, periodi dell’anno in cui i venti soffiano più forti. La comparsa di differenti sfumature sulla superficie delle nubi è determinata da fenomeni di rifrazione della luce proveniente dai raggi solari.

Per avere l’opportunità di avvistare nubi lenticolari direttamente con i propri occhi, ci si dovrebbe avventurare in località montuose durante giornate di forte vento. Le nubi lenticolari, con particolare riferimento agli altocumuli, si formano prevalentemente durante il giorno ed in condizioni di vento favorevole. La formazione di strati è dovuta all’alternarsi di accumuli di aria umida e di aria fredda, mentre le nubi più semplici sono causate dalla condensazione del vapore in minuscole gocce d’acqua.

In Italia sono particolarmente frequenti e suggestive quelle che si formano, ad esempio, sull’Etna.

Etna2

Foto: Turi Caggegi

In ogni caso, si tratta di fenomeni spettacolari che, almeno in fotografia, è meraviglioso poter ammirare.

Marta Albè

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