Il premio per il vincitore sarà il sequenziamento del DNA, in grado di fornirci informazioni importanti sulla specie.
Un gruppo di ricercatori ha indetto un particolare concorso, il “Mollusco dell’anno 2022”. Si tratta di una competizione cui parteciperanno cinque candidati, cinque specie di molluschi la cui evoluzione è ancora un mistero.
Il vincitore otterrà il sequenziamento del suo DNA, un premio significativo per un gruppo di animali che rimane in gran parte inesplorato dal punto di vista genetico: solo poche decine di genomi risultano infatti completamente sequenziate, su oltre 120.000 specie conosciute di invertebrati.
Tra i candidati ci sono la scarpetta di cristallo (Cymbulia peronii) e la lumaca dipinta (Polymita picta). Il primo è un piccolo mollusco con il guscio gelatinoso che trascorre tutta la sua vita alla deriva in mare aperto, particolarmente sensibile all’acidificazione degli oceani; studiarlo potrebbe aiutarci a capire le strategie messe in atto dal mollusco adattarsi ai rapidi cambiamenti delle acque. La seconda è una specie in via di estinzione descritta come la lumaca più bella del mondo, per via delle sue bande a spirale colorate. Studiare la lumaca dipinta aiuterebbe a capire sia l’origine evolutiva della variazione del colore del guscio sia il comportamento sessuale, noto per il lancio di quello che viene chiamato “dardo d’amore”.
Altri due concorrenti sono Telescopium telescopium, il cui sequenziamento potrebbe svelare il segreto della sua resistenza all’inquinamento e ai cambiamenti ambientali e la Fustiaria rubescens, dal cui DNA potremmo scoprire i processi che portano alla spiralizzazione delle conchiglie.
L’ultimo concorrente è la teredine comune (Teredo navalis) mollusco in grado di crescere molto velocemente cibandosi di scarti. Si tratta di una specie che – purtroppo per lei – potrebbe essere considerata il cibo del futuro per via delle suo valore nutrizionale, nonché fonte di molecole per progettare nuovi farmaci.
Chi volesse votare uno dei cinque molluschi avrà tempo fino al 15 marzo per esprimere la propria preferenza sul sito del Loewe Center for Translational Biodiversity Genomics.
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Fonte di riferimento: Loewe Center for Translational Biodiversity Genomics
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