Il bostrico sta divorando gli alberi del Veneto, ha ucciso più di 2.5 milioni di piante

Il bostrico sta facendo strage nei boschi del Nord Italia, scavando gallerie sotto la corteccia degli alberi ed interrompendo il flusso della linfa. Qualcosa si sta muovendo per contrastare l’emergenza ma, come sempre accade in Italia, i tempi sono estremamente dilatati (e potrebbe essere troppo tardi)

10.000 ettari di terreno colpito, 2.5 milioni di piante morte, 3.8 milioni di metri cubi di materiale da asportare, 200 milioni di euro di danni per il deprezzamento del legname più altrettanti di danni indiretti. Questi numeri potrebbero bastare per illustrare la drammatica situazione che sta colpendo il Veneto.

E questa volta non c’entra la terribile tempesta Vaia, la “colpa” è di un esserino minuscolo che sta causando una vera e propria strage nei boschi del Nord Italia. Stiamo parlando del bostrico, un piccolo insetto coleottero lungo tra i 4 e i 5 millimetri. Il suo nome scientifico è Ips typographus, ma è meglio conosciuto come “bostrico tipografo”.

Il bostrico interrompe il flusso della linfa degli alberi

Ma per quale motivo è così dannoso? Perché si sviluppa sotto la corteccia degli alberi, andando a scavare intricate gallerie che interrompono il flusso della linfa. E questo, ovviamente, porta inevitabilmente alla morte delle piante in breve tempo.

I più colpiti sono gli abeti rossi, soprattutto in Veneto, ma non va meglio in Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Urge dunque un intervento mirato, efficace e rapido per contrastare questa emergenza che già ha proporzioni bibliche.

Fortunatamente qualcosa si sta smuovendo, con il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che si sta occupando di stendere un’ordinanza di Protezione Civile che – esattamente come accaduto cinque anni fa con la già citata tempesta Vaia – consentirà di diminuire gli adempimenti burocratici e di accelerare gli interventi.

L’ordinanza sarà pronta tra due mesi (e potrebbe essere troppo tardi)

Il difficile compito di fronteggiare di questa minaccia è stato affidato a Dario Bond, che ha ricevuto proprio dal ministro Lollobrigida l’incarico di occuparsi di tutta la parte boschiva del Paese. Ha spiegato come quella del bostrico sia un’emergenza primaria da affrontare:

Ci saranno delle deroghe per intervenire nei boschi e asportare gli alberi colpiti da questo insetto. In pratica gli operatori forestali potranno intervenire con pochissime autorizzazioni per prelevare il materiale boschivo intaccato dal bostrico. Il fattore tempo, infatti, è fondamentale perché più si lascia a terra il legname intaccato e più la malattia si diffonde nel bosco. L’ordinanza di Protezione civile consentirà di agire celermente e di portare a valle il materiale colpito da questo micidiale insetto.

Saranno dunque previste deroghe per intervenire nei boschi e asportare il materiale colpito. L’ordinanza interesserà tutto il Nord Italia ma purtroppo – come sempre accade nel nostro Paese – si dovrà attendere a lungo prima che possa essere approvata. Si parla di un paio di mesi e, nel frattempo, il bostrico continuerà a distruggere il nostro polmone verde.

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