Le microplastiche uccidono i pesci, la conferma in un nuovo studio

Le microplastiche stanno uccidendo i pesci, soprattutto i piccoli che si trovano ancora allo stadio larvale. La conferma arriva da un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Uppsala, in Svezia. Le microplastiche per i pesci stanno diventando un dannoso ‘cibo da fast food’.

Le microplastiche stanno uccidendo i pesci, soprattutto i piccoli che si trovano ancora allo stadio larvale. La conferma arriva da un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Uppsala, in Svezia. Le microplastiche per i pesci stanno diventando un dannoso ‘cibo da fast food’.

Lo studio è stato da poco pubblicato sulla rivista Science. I ricercatori hanno esaminato, in particolare, i pesci che vivono nei mari europei e nel mar Baltico. Hanno così scoperto che, quando sono ancora molto piccoli, rischiano di ingerire le microplastiche in quantità maggiore rispetto al plancton, il loro nutrimento naturale.

Purtroppo le microplastiche sono presenti in concentrazioni sempre più elevate nei mari e negli oceani, tanto da confondere i pesci e da diventare un vero e proprio nutrimento killer. È la prima volta che i ricercatori confermano il fenomeno per quanto riguarda pesci che si trovano ancora allo stadio larvale e si tratta di un forte motivo di preoccupazioni.

Pare addirittura che i pesci possano preferire le microplastiche rispetto al plancton, come se pensino possa trattarsi di una risorsa ad alto contenuto energetico. Ingerire la plastica, invece, purtroppo conduce i piccoli pesci alla morte.

Inoltre questi pesci rischiano di essere più facilmente catturati dai loro predatori. Nello studio condotto in Svezia tutti i pesci esposti alle microplastiche sono morti entro 48 ore. Sempre secondo lo studio, l’esposizione alle microplastiche ha ridotto i tassi di sviluppo delle uova e dei pesci stessi.

Circa il 96% delle uova si sono schiuse con successo in ambienti senza microplastiche, mentre la percentuale è scesa all’81% per le uova che risultavano esposte a grandi quantità delle stesse.

I ricercatori hanno sottolineato che entro il 2050 negli oceani ci sarà più plastica che pesci e che ogni anno nelle acque del Pianeta finiscono circa 8 milioni di tonnellate di plastica. I rifiuti di plastica passando dai fiumi ai mari si scompongono in pezzi sempre più piccoli, fino a diventare microplastiche.

microplastiche pesci 2

Le microplastiche sono state ritrovate sia negli oceani che sulle spiagge e in campioni di ghiaccio studiati dai ricercatori. Se i pesci sono vittime delle microplastiche proprio nelle fasi iniziali della loro vita, ecco che tutto ciò a parere degli esperti si traduce in un aumento del tasso di mortalità, con effetti che potrebbero risultare molto gravi per gli ecosistemi acquatici.

Quando i pesci le ingeriscono, le microplastiche entrano a fare parte della catena alimentare e di conseguenza possono arrivare sulle nostre tavole. Il fenomeno sta mettendo in pericolo i pesci e gli ecosistemi del Pianeta. Ecco un motivo in più per iniziare a gestire meglio il problema dei rifiuti di plastica e per riciclare questo materiale il più possibile prima che finisca in mari e oceani.

Marta Albè

Fonte foto: Science

Leggi anche:

INQUINAMENTO DEGLI OCEANI: MICROPLASTICHE ANCHE NELLE FECI DEL PLANCTON

OCEANI DI MICROPLASTICA: CE N’È MOLTA DI PIÙ DI QUANTO SI CREDESSE FINO A ORA

ALLARME MICROPLASTICHE: POTREBBERO FINIRE ANCHE NEI NOSTRI POLMONI

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram