Non sono altrettanto “carini” e (solo apparentemente) neppure tanto utili. E invece i lombrichi meritano il massimo della nostra attenzione dato che, proprio come gli insetti impollinatori, sono in forte calo numerico e questo rischia di avere serie conseguenze per l'ecosistema.
Non sono altrettanto “carini” e (solo apparentemente) neppure tanto utili. E invece i lombrichi meritano il massimo della nostra attenzione dato che, proprio come gli insetti impollinatori, sono in forte calo numerico e questo rischia di avere serie conseguenze per l’ecosistema.
A volte si sottovaluta (o proprio non si conosce) il lavoro che fanno i lombrichi per il nostro suolo. Si tratta di un contribuito molto importante che aiuta anche il benessere degli esseri umani. Questi animali, infatti, permettono alla terra di aumentare la sua fertilità e di conseguenza produrre meglio il nutrimento che occorre a diverse specie (noi compresi!).
Per il loro aspetto, spesso sgradito, i lombrichi vengono un po’ discriminati rispetto ad altri animali. Invece hanno tutto il diritto di essere considerati dato che, come le più amate api, sono seriamente in pericolo e la loro possibile scomparsa, anche se non fa notizia, nuocerebbe molto alla salute della terra che dipende (anche) dal loro lavoro.
Attualmente, secondo un recente studio, questi animali stanno subendo un serio crollo numerico: il 42% dei campi esaminati in Gran Bretagna era gravemente carente di lombrichi e in alcuni terreni questi animaletti mancavano del tutto. Particolarmente colpiti dal problema sembrano essere i vermi scavatori profondi, preziosi per aiutare il suolo a raccogliere e immagazzinare l’acqua piovana. Questi erano assenti dal 16% dei campi presi a campione dallo studio.
Come mai la popolazione di lombrichi sta subendo un netto calo? Il motivo è sempre lo stesso: un ambiente impoverito dalle scelte sconsiderate dell’uomo che ha fatto sì che perdessero il loro habitat naturale.
Solo gli agricoltori sembrano preoccuparsi di salvare i lombrichi che, come ha dimostrato lo studio sopracitato, rischiano di scomparire in breve tempo dalla Gran Bretagna (ma probabilmente anche da altrove). Questo perché conoscono l’importanza di tali animali per la fertilità della terra.
Muovendosi all’interno di essa, infatti, mescolano le sostanze nutritive da cui dipendono milioni di altre specie, producono hummus (che è un fertilizzante) ed eliminano materiale di scarto tramite i caratteristici cumuli. Inoltre, grazie alle gallerie che scavano, permettono all’aria e all’acqua di entrare in profondità nel suolo.
Ricordiamoci dunque più spesso che questi animaletti lunghi e stretti sono preziosi alleati e non nemici!
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Francesca Biagioli