Sono in pieno svolgimento le olimpiadi invernali di Vancouver 2010 dove si stanno mettendo in mostra gli atleti di tutto il mondo. Ma se a partecipare fossero gli animali, chi vincerebbe? La National Wildlife Federation proprio nell'anno della biodiversità, ha stilato una classifica degli animali meritevoli di partecipare all'olimpiade invernale della fauna selvatica.
Sono in pieno svolgimento le olimpiadi invernali di Vancouver 2010 dove si stanno mettendo in mostra gli atleti di tutto il mondo. Ma se a partecipare fossero gli animali, chi vincerebbe? La National Wildlife Federation proprio nell’anno della biodiversità, ha stilato una classifica degli animali meritevoli di partecipare all’olimpiade invernale della fauna selvatica.
La selezione del team che ha assegnato le medaglie nelle diverse discipline che contraddistinguono le olimpiadi invernali si basa sulle doti di forza, velocità, agilità e resistenza delle varie specie.
Slittino: la lontra di fiume
Questo celebre esponente della famiglia delle donnole potrebbe concorrere senza problemi nella specialità dello slittino. Sono conosciuti per essere animali molto allegri e vitali ed adorano lasciarsi scivolare nel fango o negli scivoli ghiacciati che si creano naturalmente negli argini dei fiumi dove vivono. Si lasciano andare a discese velocissime per il puro gusto di farlo. Anche gli orsi sono stati sorpresi a scivolare lungo le colline innevate ma in un ipotetico confronto con la lontra di fiume otterrebbero solo una medaglia d’argento.
Super G: il Ghepardo e l’Antilocapra americana
Il mammifero terrestre più veloce del pianeta è il ghepardo, che può raggiungere l’invidiabile velocità di 115 chilometri orari. Indubbiamente, per questo demone della velocità la specialità più indicata sarebbe un bel Super G. Ma la sua grande velocità non sempre è in grado di garantirgli un pasto sicuro: le sue prede abituali, come le gazzelle ed altre piccole antilopi, pur non raggiungendo le sue prestazioni, vantano una notevole resistenza ed un’ottima agilità, che spesso gli consente di sfuggire al velocista maculato.
Pattini sul ghiaccio: La Lince e la Lepre Scarpa da neve
Quando pensiamo alla capacità di muoversi agilmente sulle nevi non possiamo non ricordarci della lepre scarpa da neve e della lince. Potrebbero essere una sensazionale coppia di pattinatori su ghiaccio, perché grazie ai loro grandi piedi riescono a muoversi agilmente e a scivolare sul manto bianco. Inoltre i grandi piedi permettono loro di non affondare sulla neve fresca.
Le lepri, prima dell’inverno, cambiano il loro manto scuro con uno più candido mettendo così in atto un eccellente esempio di mimetismo. Ma spesso questo non basta per ingannare l’udito, la vista e l’ottimo olfatto delle linci che riescono ugualmente a predarle.
Salto con gli sci: il Galagone o Bambino del Bosco
Questi minuscoli primati sono degli abili saltatori e sarebbero dei perfetti atleti per il salto con gli sci. Si aggirano nei boschi durante la notte in cerca di frutta ed insetti, di cui sono ghiottissimi, spiccando salti che possono arrivare a superare i 20 metri. Si muovono agilmente nella notte in quanto possiedono occhi molto sviluppati che gli permettono di vedere anche nel buio quasi assoluto.
Hockey su ghiaccio: la Iena Maculata, la Donnola ed il Diavolo della Tasmania.
Questi animali sarebbero perfetti per creare una bella squadra di hockey su ghiaccio, in quanto aggressivi nel loro gioco e capaci di rompere le ossa ai loro avversari.
Le Iene hanno delle mascelle incredibilmente forti, che costituisco uno strumento fondamentale nella lotta alla sopravvivenza. Sono in grado di consumare ogni parte delle loro prede, comprese le ossa, le corna ed addirittura i denti. Ma a differenza di quanto si crede non sono tra i mammiferi con il morso più potente. Da recenti studi è emerso che tra gli animali con la maggiore potenza nelle mascelle spiccano i lupi grigi, i leoni ed addirittura il panda gigante che deve consumare grandi quantità di bamboo. Anche la donnola potrebbe appartenere a questa squadra dalle potenti mandibole. Ma la fascia da capitano spetta a pieno titolo al Diavolo della Tasmania che, con il suo potente morso, rappresenta il mammifero dalla mascella più potente.
Sci di fondo: la Berta Grigia e la Sterna Codalunga
Quando si parla di resistenza sulla lunga distanza la sfida si sposta al mondo degli uccelli marini. La Berta Grigia e la Sterna Codalunga sarebbero degli atleti ideali per una gara di sci di fondo che richiede resistenza e tanta forza d’animo. Per moti anni la Sterna Codalunga ha vantato il titolo dell’uccello con la rotta migratoria più lunga: dal Mar Artico fino all’Antartico e viceversa, ogni anno.
Gli scienziati hanno scoperto che anche la Berta Grigia compie un viaggio impressionante che parte dalla Nuova Zelanda e termina nel Pacifico settentrionale. In media la Sterna percorre quasi 65.000 chilometri all’anno. Si stima però che possa raggiungere punte di 80.000 chilometri, record che la rende vincitrice incontrastata di questa specialità delle olimpiadi della fauna selvatica.
Lorenzo De Ritis