Il lago dell’ex Snia, nel cuore di Roma, ce l’ha fatta. È salvo e potrà essere di tutti. Tra le varie voci del bilancio previsionale di Roma Capitale, che è stato approvato ieri, ce ne è una che lo riguarda: stabilisce il finanziamento con 500mila Euro della realizzazione del Parco, fondi necessari ad evitare la retrocessione dell’area espropriata.
Il lago dell’ex Snia, nel cuore di Roma, ce l’ha fatta. È salvo e potrà essere di tutti. Tra le varie voci del bilancio previsionale di Roma Capitale, che è stato approvato ieri, ce ne è una che lo riguarda: stabilisce il finanziamento con 500mila Euro della realizzazione del Parco, fondi necessari ad evitare la retrocessione dell’area espropriata.
Certo, non finisce qui.
“Ora seguiremo tutti i passaggi necessari entro il 14 agosto, data dopo la quale scadranno i dieci anni dell’atto di esproprio e la ex proprietà potrebbe procedere con la retrocessione e il progetto speculativo sull’area. Nell’incontro di martedì scorso al III Dipartimento il Comune si è impegnato ad effettuare il picchettaggio del terreno per la perimetrazione e l’apertura dell’ingresso su via di Portonaccio”, spiega il Forum Territoriale Permanente – Parco delle Energie.
Il Forum, con tutti quelli che si sono messi in movimento per liberare il lago, confermano la volontà di assumersi la responsabilità di avviare i lavori utilizzando i fondi raccolti dalle sottoscrizioni popolari in questi anni. Per far visitare il lago e continuarlo a studiare, ci si impegnia a realizzare le opere di messa in sicurezza primarie e gli arredi per la fruizione dell’area.
Il lago si trova a due passi da largo Preneste, in mezzo ai palazzi e al cemento. Lo specchio d’acqua limpida, immerso nel verde di una natura che si è ripresa il suo spazio sulle speculazioni edilizie, ha rischiato di tornare in mano ai privati. Se entro il 14 agosto il Comune non avesse trasformato l’esproprio del 2004 in Parco Pubblico, l’area sarebbe tornata nelle mani del vecchio proprietario, che non ha mai fatto mistero delle sue intenzioni di lucrare, con un centro commerciale prima, un mega-impianto di nuoto e albergo dopo e oggi quattro grattacieli.
Fonte foto: http://www.exsnia.it
“Voglio rassicurare tutti i cittadini del quartiere Prenestino che, in questi giorni, sono preoccupati che arrivi il 14 agosto e Roma Capitale si faccia sfuggire l’area destinata a verde pubblico nel Parco dell’ex Snia: il laghetto e il parco non saranno toccati da nessuno. Presto delimiteremo con una recinzione l’area, per separare quella pubblica da quella privata, poi bisognerà mettere in sicurezza gli edifici pericolanti, ma certamente non la lasceremo in mano ai privati”, ha spiegato il vicesindaco Luigi Nieri.
Roberta Ragni
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