Lo avreste mai detto? A due passi da largo Preneste, in mezzo ai palazzi e al cemento di Roma, esiste un lago di oltre 4.000 metri quadrati che dovrebbe essere patrimonio di tutti, ma che è ancora in mano agli affaristi, che lo vogliono negare ai cittadini. Anche per questo in pochi conoscono questo specchio d'acqua limpida, immerso nel verde di una natura che si è ripresa il suo spazio sulle speculazioni edilizie.
Lo avreste mai detto? A due passi da largo Preneste, in mezzo ai palazzi e al cemento di Roma, esiste un lago di oltre 4.000 metri quadrati che dovrebbe essere patrimonio di tutti, ma che è ancora in mano agli affaristi, che lo vogliono negare ai cittadini. Anche per questo in pochi conoscono questo specchio d’acqua limpida, immerso nel verde di una natura che si è ripresa il suo spazio sulle speculazioni edilizie.
Un luogo meraviglioso e inaspettato, che rischia però di essere cancellato. Se entro il 14 agosto il Comune non trasformerà l’esproprio del 2004 in Parco Pubblico, infatti, l’area potrebbe tornare nelle mani del vecchio proprietario, che non ha mai fatto mistero delle sue intenzioni di lucrare, con un centro commerciale prima, un mega-impianto di nuoto e albergo dopo e oggi quattro grattacieli.
È questo il destino di questo lago, che oggi è più che mai vivo, popolato di pesci e libellule, fonte di ristoro di germani reali e habitat di una tipica flora lacustre?
C’è chi lotta da mesi lotta per impedire tutto questo. E per fare in modo che una delle zone più densamente abitate di Roma possa avere un polmone verde che produca ossigeno. L’ultima chiamata è venerdì 25 luglio, ore 18 casa del parco, in Via Prensetina 175, per un’assemblea pubblica dove progettare e definire l’avvio dei lavori.
“Abbiamo riaperto l’area, l’abbiamo pulita e organizzato una discesa sicura per grandi e piccoli, abbiamo immaginato cosa può essere un lago nel cuore della città! Ci siamo riappropriati temporaneamente di quel che vogliamo. Vogliamo che tutta l’area a ridosso di Largo Preneste sia espropriata e divenga un parco pubblico. Ci siamo sempre opposti alla cementificazione dell’ex SNIA, opere che servono solo agli approfittatori. Ieri come oggi non passeranno!”, spiegano dal Centro Sociale CSOA eXSnia.
Oggi ad aiutarli, oltre a centinaia e centinaia di abitanti del quartiere, c’è anche la musica. Assalti Frontali e Muro del Canto si sono ispirati proprio alla storia del lago nell’area ex Snia a Roma per scrivere un brano folk-rap denso di storia e di significati, che contribuisce a dare voce alle mobilitazioni di questi mesi e idealmente a tutti coloro che lottano per liberare le città dalla speculazione.
“Parco subito, lago per tutti e cemento per nessuno!” risuona per le strade ormai da dieci anni. Il messaggio è chiaro: speculatori, palazzinari, politicanti non è più tempo per voi, il laghetto è un altro pezzo del parco che i cittadini vogliono riprendersi. Il Comune di Roma li ascolterà? Salverà l’unico lago di acqua sorgiva della Capitale?
In mezzo ai mostri de cemento st’acqua mò riflette er cielo
È la natura che combatte, e sto quartiere è meno nero
In mezzo ai mostri de cemento il lago è ‘n sogno che s’avvera
È la natura che resiste, stanotte Roma è meno nera
Per firmare la petizione diretta al Sindaco di Roma Ignazio Marino clicca qui
Per maggiori informazioni clicca qui
Roberta Ragni
Fonte foto: http://lagoexsnia.wordpress.com/gallery/
Leggi anche: