Su un fiordo norvegese trionfa un gigantesco e antichissimo masso, incastrato in un crepaccio a oltre 1000 metri slm. Si tratta del Kjeragbolten, un blocco di pietra imperdibile per qualunque escursionista visiti il Paese
Nella Norvegia dei fiordi, terra di cultura scandinava, paesaggi naturali mozzafiato e folletti, sulla cima di Kjerag a oltre 1000 metri sul livello del mare si trova un gigantesco masso incastrato in un crepaccio.
È il Kjeragbolten, una attrazione imperdibile non solo per gli escursionisti di tutto il mondo ma anche per gli appassionati di base jumping. Qui turisti e arrampicatori attendono di poter fotografare il blocco di pietra che ha reso la zona ancora più famosa e i più temerari di farsi immortalare sul masso.
Il Kjeragbolten è un masso molto antico. Basterà pensare che risale alla fine dell’ultima glaciazione, ben oltre 10.000 anni fa. Al tempo tutto la Norvegia era completamente ricoperta di ghiaccio e questo masso faceva infatti parte di un ghiacciaio.
A causa del terribile cambiamento climatico che interessò il nostro Pianeta mettendo fine all’era glaciale, i ghiacciai norvegesi iniziarono a sciogliersi. Fu così che questo masso cuneiforme fu “liberato”.
Da allora il blocco di pietra è rimasto nella sua attuale posizione, su un dislivello naturale di 984 metri. Per ammirarlo e godere della vista spettacolare da lassù si percorrono circa 10 km. Il sentiero si snoda tra i tornanti a partire dall’alpeggio Øygardstølen. L’escursione è considerata impegnativa ed è sconsigliata ai bambini.
L’altopiano in cui il masso si trova non è dei più facili da raggiungere. Si suggerisce perciò di valutare l’ipotesi di affidarsi a una guida esperta. Il periodo migliore per visitarlo in autonomia è assolutamente nel pieno dell’estate. Da giugno a settembre il Kjeragbolten attende i suoi visitatori.
Da ottobre in poi la strada che porta al Kjeragbolten viene chiusa per via della neve e nei mesi primaverili la zona è invece accessibile solo agli escursionisti con apposito equipaggiamento, accompagnati da guida.
Fonte: VisitNorway
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