Secondo i dati ISPRA, le temperature nel nostro paese sono sempre più alte, e questo spiega la frequenza di eventi climatici estremi
Il rapporto sul clima recentemente diffuso da ISPRA mostra le variazioni climatiche che si sono verificate nel nostro paese negli ultimi decenni ed evidenzia in modo allarmante quanto in Italia, più che in altre aree del mondo, siano più frequenti fenomeni di siccità ed eventi climatici estremi.
Pubblicato in questi giorni il sedicesimo rapporto Gli indicatori del clima in Italia stilato da ISPRA, che conferma che la crisi climatica vissuta dal nostro paese non è inferiore quella sanitaria rappresentata dal coronavirus. Il 2020 è stato l’anno più caldo della storia del mondo, con una temperatura di 1,44°C in più rispetto al 1961 (anno di riferimento per la misurazione). In Italia invece si è trattato del quinto anno più caldo dall’anno di riferimento, con un aumento di 1,54°C in più rispetto al 1961: in tutti i mesi dello scorso anno, fatta eccezione di ottobre, la temperatura media in Italia è stata superiore alla norma con due picchi particolarmente più caldi (febbraio ed agosto) che hanno quasi sfiorato i 3°C in più.
Se si guarda il grafico si può osservare come a partire dal 1985 vi siano state sempre temperature sopra la norma è che il 2020 è stato il ventiquattresimo anno consecutivo con anomalie positive a partire dal 1996. La situazione italiana non coinvolge solo la terraferma anche le acque dei nostri mari: il report rivela infatti che la temperatura superficiale dei mari italiani è stata, nello scorso anno, superiore alla media di quasi 1°C, e che negli ultimi 22 anni la temperatura superficiale media del mare è stata sempre superiore alla media.
Il 2020 in Italia è stato un anno prevalentemente caldo – si legge nel report di ISPRA – con condizioni di siccità estese a tutto il territorio nazionale nei primi mesi dell’anno ed eventi meteorologici di grande intensità. Particolarmente rilevante la forte perturbazione che, fra il 2 e il 3 ottobre, ha portato precipitazioni intense e persistenti su diverse regioni, in particolare sul nord-ovest, investito da piogge alluvionali. Totali di evento molto elevati, che hanno raggiunto diffusamente valori superiori a 400 mm, con picchi di oltre 500 mm in 12 ore e 600 mm in 24 ore nell’alto piemontese, hanno causato onde di piena eccezionali. In Liguria sono stati registrati venti con intensità di burrasca forte e con raffiche tra tempesta ed uragano; mareggiate estese ed intense hanno colpito tutti i settori costieri.
QUI è possibile leggere il report completo.
Fonte: ISPRA
Ti consigliamo anche: