Le foreste tropicali stanno perdendo la loro capacità di assorbire anidride carbonica, lo studio shock

Secondo un nuovo studio, le foreste tropicali stanno assorbendo sempre meno CO2. Rispetto al passato la loro capacità di ripulire l'atmosfera si è ridotta

Le foreste tropicali non ce la fanno più. La loro capacità di assorbire l’anidride carbonica dall’atmosfera sta drasticamente diminuendo.

Finora ci hanno donato ossigeno, hanno ripulito l’aria che noi avveleniamo ogni giorno riversando ingenti quantità di emissioni ma ora le foreste sono allo stremo.

Lo dice un nuovo studio internazionale coordinato dalla prestigiosa Università britannica di Leeds secondo cui la capacità delle foreste tropicali intatte del mondo di rimuovere la CO2 dall’atmosfera sta diminuendo.

Lo studio ha coinvolto quasi 100 istituzioni e ha fornito la prima prova del fatto che l’assorbimento di CO2 da parte delle foreste tropicali del mondo abbia già iniziato una preoccupante tendenza al ribasso.

Le foreste tropicali intatte sono famose, o almeno lo sono state finora, per la loro capacità di assorbire la CO2 dall’atmosfera immagazzinandola negli alberi e rallentando gli effetti dei cambiamenti climatici. I modelli climatici attuali prevedono che questo “pozzo” della foresta tropicale continuerà ad aiutarci per decenni. Non ne è così sicura la nuova analisi basata su 30 anni di dati.

Monitoraggio della crescita e della morte degli alberi

Sono stati monitorati 300.000 alberi in tre decenni tra Amazzonia e Africa e l’esito sembra non lasciare spazio a dubbi: è iniziato il temuto passaggio delle foreste tropicali del mondo da “pozzo” a “fonte” di anidride carbonica.

Per calcolare i cambiamenti nello stoccaggio del carbonio, gli scienziati hanno misurato il diametro e stimato l’altezza di ogni singolo albero in 565 zone di foresta, ritornando periodicamente a rimisurarle. Dopo la misurazione finale, gli autori dello studio hanno utilizzato un modello statistico tenendo conto anche delle tendenze delle emissioni , della temperatura e delle precipitazioni per stimare i cambiamenti nello stoccaggio del carbonio nelle foreste fino al 2040.

Hanno così scoperto che l’assorbimento globale di carbonio nelle foreste tropicali intatte della Terra ha raggiunto il picco negli anni ’90. Ma nel 2010, in media, è diminuito di un terzo soprattutto a causa della morte di numerosi alberi.

Combinando i dati provenienti dall’Africa e dall’Amazzonia gli scienziati hanno capito che i nostri polmoni verdi sanno cambiando e stanno morendo a causa dell’aumento dei livelli di anidride carbonica, delle temperatura, della siccità. L’anidride carbonica “extra” infatti stimola la crescita degli alberi, ma ogni anno questo effetto viene sempre più contrastato dagli impatti negativi delle temperature elevate e della siccità che rallentano la crescita e possono uccidere le piante.

Una preoccupante tendenza al ribasso: le cifre

Negli anni ’90, le foreste tropicali intatte hanno rimosso all’incirca 46 miliardi di tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera, scendendo a circa 25 miliardi di tonnellate negli anni 2010.

La perdita di capacità di assorbimento nel 2010 rispetto agli anni ’90 è di 21 miliardi di tonnellate, equivalenti a un decennio di emissioni di combustibili fossili di Regno Unito, Germania, Francia e Canada messe insieme.

Nel complesso, le foreste tropicali intatte hanno rimosso il 17% delle emissioni di biossido di carbonio prodotte dall’uomo negli anni ’90, ridotte al 6% nel 2010.

Questo calo è dovuto al fatto che le foreste sono meno in grado di assorbire il carbonio del 33% e l’area di quelle intatte è diminuita del 19%, mentre le emissioni globali di Co2 sono aumentate del 46%.

Il professor Simon Lewis, autore senior della School of Geography di Leeds, ha aggiunto:

“Le foreste tropicali intatte rimangono vitali per l’assorbimento di carbonio, ma questa ricerca rivela che se non verranno messe in atto politiche per stabilizzare il clima terrestre, sarà solo una questione di tempo, poi non riusciranno più a farlo. Dopo anni di lavoro nelle foreste pluviali del Congo e dell’Amazzonia, abbiamo scoperto che uno degli impatti più preoccupanti dei cambiamenti climatici è già iniziato con decenni di anticipo anche rispetto ai modelli climatici più pessimisti”.

Quello che serve è stabilizzare il clima terrestre il prima possibile, azzerando del tutto le emissioni di anidride carbonica. Solo in questo modo potremmo evitare che le foreste tropicali intatte diventino esse stesse una grande fonte di carbonio.

E questa finestra di tempo si sta chiudendo molto velocemente.

Fonti di riferimento: University of LeedsNature

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