La foresta di Daintree, la più antica al mondo, torna nelle mani degli aborigeni che da sempre la abitano e la proteggono
La foresta di Daintree, la più antica al mondo, torna nelle mani degli aborigeni che da sempre la abitano e la proteggono
Il parco nazionale di Daintree, nel nord dell’Australia, è parte dei 160.108 ettari di terra che ora sono tornati nelle mani dei legittimi proprietari, i membri della tribù di Kuku Yalanji, grazie ad uno storico accordo con il governo del Queensland. Con il patto siglato lo scorso mercoledì, infatti, i parchi nazionali di Daintree, Ngalba Bulal (Cedar Bay), Kalkajaka (Black Mountain) e Hope Islands tornano ad essere proprietà dei Kuku Yalanji, che gestiranno le aree in collaborazione con il governo australiano.
Questo patto riconosce il diritto degli aborigeni a possedere e gestire il loro territorio, a proteggere la loro cultura e a condividerla con i visitatori, divenendo amministratori dell’industria turistica dell’area – ha detto il ministro dell’Ambiente del Queensland, Meaghan Scanlon.
L’area boschiva, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1988 e patria di generazioni di aborigeni australiani, è antichissima: si stima che la foresta abbia 180 milioni di anni – il che la rende la più antica del mondo. È nota per il suo ricco ecosistema e per la naturale bellezza che include foresta incontaminata, fiumi, cascate, burroni e spiagge con la sabbia candida. Inoltre, nell’area vivono più di 3.000 specie di piante, 107 specie di mammiferi, 368 di uccelli e 113 di rettili. Insomma, un patrimonio naturale di valore inestimabile, che torna sotto la responsabilità di una delle culture viventi più antiche al mondo.
La foresta di Daintree ha anche un’importanza storica, poiché mostra ancora le tracce della grande foresta di Gondwanan che ricopriva l’Australia e parti dell’Antartide prima che i due continenti si dividessero (fra i 50 e i 100 milioni di anni fa): ecco perché rappresenta una testimonianza senza eguali dei processi evolutivi degli ecosistemi che hanno dato vita alla flora e alla fauna oggi presenti in Australia.
È un traguardo importantissimo per la gente Kuku Yalanji – ha dichiarato in un’intervista Chrissy Grant, membro della comunità aborigena che per più di 35 anni si è impegnata per la salvaguardia dei valori culturali, delle tradizioni e del patrimonio naturale del suo popolo. – La nostra comunità vive da sempre all’interno della foresta, con la quale ha creato un rapporto simbiotico unico al mondo. Il nostro obiettivo ora è mettere le basi per un percorso educativo e di formazione per figure professionali che possano occuparsi della gestione del territorio, del settore del turismo, del commercio, ma anche della ricerca. Solo in questo modo avremo davvero il controllo sulla nostra terra e sul nostro destino.
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Fonte: The Guardian
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