Fiori Ogm, per la prima volta l’Unione Europea ha dato il via libera alla commercializzazione di fiori geneticamente modificati sul proprio territorio. La notizia arriva poco prima della Festa della Mamma, un’occasione in cui si registra il boom delle vendite di fiori recisi da regalare.
Fiori Ogm, per la prima volta l’Unione Europea ha dato il via libera alla commercializzazione di fiori geneticamente modificati sul proprio territorio. La notizia arriva poco prima della Festa della Mamma, un’occasione in cui si registra il boom delle vendite di fiori recisi da regalare.
La Commissione Europe ha deciso di dare il via libera alla commercializzazione di fiori Ogm lo scorso 24 aprile è la notizia è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Si tratta in particolare di 2 garofani geneticamente modificati per quanto riguarda il colore.
La decisione europea è stata presa sulla base della valutazione presentata dai Paesi Bassi in conformità all’articolo 14 della direttiva 2001/18/CE. I primi fiori Ogm in vendita in Europa saranno dei garofani che verranno commercializzati come fiori recisi.
I garofani Ogm sono stati sviluppati da Suntory Holdings, società di proprietà di Florigene che ha richiesto l’importazione in Europa di garofani geneticamente modificati per il colore dei petali e la tolleranza agli erbicidi. Tra i Paesi favorevoli alla commercializzazione di fiori Ogm troviamo la Gran Bretagna, che con questa novità voreebbe favorire gli agirocltori e le imprese florovivaistiche.
I garofani sono stati modificati geneticamente con geni di bocca di leone, di petunia, del virus del mosaico del cavolfiore e del tabacco resistente alla sulfonilurea, per ottenere il colore viola. Di fronte alla novità, la Coldiretti è intervenuta per esprimere le proprie preoccupazioni.
Si temono soprattutto gli inganni a cui potrebbero essere sottoposti consumatori inconsapevoli. Il problema riguarda l’etichettatura che dovrebbe indicare che i fiori in vendita sono geneticamente modificati. Si parla di un’etichetta o di un documento generico che dovrebbe riportare che il prodotto è geneticamente modificato e non destinato al consumo umano o animale, né alla coltivazione.
La Commissione Europea però non avrebbe indicato le modalità per assicurare che queste informazioni vengano apposte sui prodotti in commercio, in modo che i consumatori possano sicuramente leggerle.
fonte foto: florint.org
“L’arrivo di questa preoccupante novità rende ancora più stringente la necessità di garantire una completa informazione ai consumatori e di tutelare il grande patrimonio florovivaistico nazionale, con misure di trasparenza in etichetta che facciano finalmente chiarezza sul luogo di provenienza e sulle tecniche di produzione” – ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che – “le importazioni sono ormai la maggioranza dell’offerta nazionale e non di rado arrivano da Paesi in condizioni di dumping sociale e ambientale”.
Coldiretti chiede dunque che nei Paesi Bassi – da dove proverranno i garofani Ogm – vengano definite modalità precise di etichettatura e di presentazione dei prodotti indicati, in modo che i consumatori sappiano con certezza che si tratta di fiori Ogm. Acquistereste mai dei fiori geneticamente modificati?
Marta Albè
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