Deforestazione, disboscamento indisciplinato, ma anche agricoltura intensiva, inquinamento e cambiamenti climatici: sono queste le cause fondamentali dell’estinzione – sempre più accentuata in tutto il mondo - di molte specie di farfalle.
Deforestazione, disboscamento indisciplinato, ma anche agricoltura intensiva, inquinamento e cambiamenti climatici: sono queste le cause fondamentali dell’estinzione – sempre più accentuata in tutto il mondo – di molte specie di farfalle.
Alcune di queste, come la famiglia delle Monarca, è oggi in serio pericolo per le molte colture intensive sparse negli Stati Uniti e ogni anno le monarca che migrano sono sempre meno numerose. “Anche se lo sciame del 2011 era più nutrito di quello dell’anno scorso, – ha detto Enzo Moretto al New York Times, direttore dell’insettario vivente di Padova Esapolis 1 e fondatore di Butterfly Arc 2, la prima casa per lepidotteri creata al mondo, nel 1988 – siamo sempre a livelli di record negativi“.
Ma anche in Europa la situazione non è delle più allegre: il 30% delle specie di farfalle del vecchio continente è in declino; in particolare, l’8,5% sono considerate minacciate, lo 0,7% sono decisamente in pericolo, il 2,8% in chiaro pericolo e il 5% vulnerabili. Tra tutte, la specie Aricia hyacinthus, è ormai estinta a livello regionale, il tipo Tomares nogelii è scomparso dalla Romania e Moldova prima del 1999, e la cavolaia di Madera (Pieris wollastoni), relegata nell’isola di Madera in Portogallo, non è più segnalata dal 1970.
Vista l’importanza delle farfalle per l’ecosistema, il fenomeno dovrebbe preoccupare: un elenco delle specie universalmente più a rischio – la cosiddetta “lista rossa” – è stato stilato dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) e dalla CITES (Convention on International Trade of the Endangered Species).
Alcuni Paesi, come la Nuova Guinea, hanno capito già da diversi anni l’importanza delle farfalle e così hanno iniziato ad allevarle per scopi commerciali, convinti che questo fosse l’unico modo per proteggerle dall’estinzione; da qui è nato il progetto “Kill the butterflies to save the butterflies“, che ha attecchito anche in Italia, grazie ad uno spin off dell’Università di Bologna, che mira a riportare le farfalle in città. Il progetto italiano si chiama Eugea (Ecologia Urbana Giardini E Ambiente) e promuove la creazione di microhabitat per i lepidotteri da coltivare nei piccoli angoli verdi dei privati cittadini.
Un modo green, semplice e simpatico per favorire la conservazione delle farfalle e far crescere spazi verdi animati da insetti utili all’ecosistema.
Verdiana Amorosi