L’Etna torna ad eruttare: forti boati, fontane di lava e una nube di fumo alta 10 km

Nuova eruzione etnea in corso da stamattina: visibili fontane di lava e un pennacchio di fumo ben 10 chilometri, che si dirige verso Sud-Est

Sua Maestà l’Etna è tornata a farsi sentire, a distanza di meno di due settimane dall’ultima spettacolare eruzione. Da qualche ora il vulcano attivo più alto d’Europa è in piena attività eruttiva. Al momento sono visibili fontane di lava e un pennacchio di fumo ben 10 chilometri, che si sta dirigendo verso Sud-Est, sospinto dal vento.

Alle ore 10:40 UTC circa si osservano sia un ulteriore incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che si attesta attualmente su livelli alti, sia un incremento dell’attività infrasonica che risulta localizzata in prossimità del Cratere Bocca Nuova. – spiega l’INGV Vulcani – Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico continua ad essere localizzato nell’area del Cratere di SE ad una quota di circa 2800-2900 m al di sopra il livello del mare.

L’eruzione iniziata questa mattina è accompagnata da forti boati, nitidamente avvertiti da chi vive nell’hinterland catanese. Sui social tantissimi gli utenti che vivono in comuni alle pendici dell’Etna, come Riposto e Giarre, che sentono porte e finestre tremare.

Ma il timore più grande non sono tanto i boati quanto la sabbia vulcanica. Lo scorso anno tanti comuni della provincia di Catania sono stati sommersi dalla cenere lavica emessa dall’Etna nel corso delle numerose eruzioni. Una situazione che ha provocato non pochi disagi, soprattutto alla viabilità. E ancora oggi questo rifiuto speciale non è stato smaltito del tutto correttamente, nonostante i fondi stanziati appositamente dalla Regione Sicilia e dal Governo.

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Fonte: Ingv Vulcani

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