Secondo un nuovo studio, abbiamo provocato l’estinzione del 20% di tutte le specie di uccelli presenti sulla Terra negli ultimi 50.000 anni
Gli uccelli stanno andando incontro a una massiccia estinzione, e la colpa è dell’essere umano. Secondo un nuovo studio condotto dall’Università di Tel Aviv, noi abbiamo provocato l’estinzione del 20% di tutta la biodiversità aviaria negli ultimi 50.000 anni.
Ci sono ben pochi esseri viventi, animali o vegetali, la cui esistenza non sia stata impattata in qualche modo dalla presenza umana: sin dai primordi, l’uomo ha modellato e dato nuova forma all’ambiente naturale attorno a sé per adattarlo ai propri bisogni e alle proprie esigenze, danneggiando (e in alcuni casi distruggendo) l’habitat di molte specie animali che sono andate incontro all’estinzione.
Gli uccelli sono stati fra gli animali maggiormente colpiti dalla mano dell’uomo: i nuovi ‘habitat’ creati dall’umanità – come città, allevamenti, campi coltivati – non rispondono ai requisiti minimi per permettere agli uccelli adeguate condizioni di vita. Inoltre, inquinamento e riscaldamento globale rappresentano una nuova minaccia per la perdita dell’habitat, ponendo ai volatili nuove e ardue sfide per la sopravvivenza. Queste includono cambiamenti nella distribuzione degli habitat, mutazioni nei fenomeni migratori e nell’approvvigionamento del cibo.
I ricercatori dell’Università di Tel Aviv hanno provato a comprendere le dimensioni quantitative del fenomeno dell’estinzione degli uccelli, e a valutare la rilevanza di fattori che hanno giocato un ruolo in queste estinzioni (esigui tentativi sono stati fatti finora per determinare il numero esatto delle specie aviarie estinte). È emerso che la maggior parte delle specie estinte condividevano diverse caratteristiche: si trattava di uccelli grandi, che vivevano sulle isole e che non sapevano volare.
Per la prima volta abbiamo raccolto dati quantitativi sul numero e sulle caratteristiche delle specie di uccelli estinte in tutto il mondo – spiega Shai Meiri, fra gli autori dello studio. – Le specie che si sono estine negli ultimi trecento anni sono relativamente ben documentate, mentre le specie precedenti sono note da tracce letterarie e fonti indirette.
I ricercatori hanno preso traccia della diffusione geografica, della capacità di volare e della dimensione del corpo di ogni specie estinta; successivamente hanno ipotizzato modelli sulle popolazioni degli uccelli estinti basandosi sulle popolazioni ancora esistenti. Con questa tecnica sono stati in grado di individuare 469 specie di uccelli che si sono estinte negli ultimi 50.000 anni, ma ritengono che il numero sia in realtà molto più alto.
L’estinzione non è avvenuta in maniera ‘casuale’, ma è stata causata dagli esseri umani, che hanno cacciato gli uccelli, o che hanno portato nelle isole animali non endemici che si sono nutriti delle uova degli uccelli o dei loro piccoli. Circa il 90% degli uccelli ormai estinti viveva sulle isole: quando gli uomini sono arrivati, hanno iniziato a cacciarli (soprattutto quelli di grossa taglia, che fornivano grandi quantità di cibo). Buona parte di essi non aveva l’abilità di volare e quindi di sfuggire ai loro cacciatori (il numero di uccelli incapaci di volare che si sono estinti e doppio rispetto a quello che esiste oggi).
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Fonte: Biogeography
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