Un nuovo database online volto a salvaguardare la biodiversità e aiutare gli impollinatori fornisce informazioni utili su quali piante collocare nei giardini a seconda del contesto, del clima e della specie di insetto impollinatore che si intende attirare negli spazi verdi
Si chiama Database of Pollinator Interactions (DoPI) ed è un innovativo portale web dove poter ricercare il tipo di pianta più ideale da disporre in balconi, terrazzi e giardini per attirare quale tipo di insetto impollinatore. Il tutto gratuitamente e a portata di pochi click.
Il progetto, sviluppato dai ricercatori della University of Sussex con il sostegno della British Beekeepers Association e dell’Eva Crane Trust, intende fornire a chiunque un valido strumento per conoscere più a fondo il mondo degli insetti pronubi e le piante sulle quali puntare per tutelare questi preziosissimi esseri viventi.
Nel database DoPI sono presenti infatti quasi 2000 specie di insetti impollinatori, oltre 1000 varietà botaniche e più di 320.000 interazioni. Che sia per indagini ecologiche di base o per passione, a disposizione dell’utente vi sono cinque categorie – inclusi impollinatori, piante, tipo di habitat, luogo e data – da poter consultare e da cui reperire facilmente le informazioni.
Sebbene sappiamo da parecchio quanto gli insetti impollinatori siano estremamente esposti a minacce di vario genere, prime fra tutti i cambiamenti climatici e l’uso smodato di pesticidi, poco si conosce sulle interazioni tra questi e le piante.
Questo database riassume una ricchezza di informazioni sulle interazioni pianta-impollinatore che in precedenza erano sepolte nella letteratura scientifica. Questa risorsa unica può essere utilizzata per rispondere a domande ecologiche fondamentali sulle interazioni dell’impollinazione, nonché a domande applicate nella pratica di conservazione, ha affermato Nicholas Balfour, ricercatore presso la School of Life Sciences della University of Sussex.
Essendo sempre più vicini a una apocalisse di insetti in ogni angolo della Terra, tramite questo database si potrebbe compiere il primo di una lunga serie di passi per proteggere in maniera mirata i nostri impollinatori, investendo sulle piante che preferiscono e con le quali hanno maggiori interazioni.
Lanciato di recente e presentato sulla rivista scientifica Ecology, il Database of Pollinator Interactions verrà aggiornato costantemente con altre nuove informazioni
Fonte: Ecology
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