Da 30 anni registra i suoni della natura in un parco, ma lo scorso anno ciò che ha sentito ti farà riflettere

30 anni passati a registrare i suoni della natura che via via svaniscono, finché lo scorso anno Bernie Krause ha ascoltato un silenzio inquietante

Bernie Krause, un esperto registratore di paesaggi sonori, ha dedicato la sua vita a catturare i suoni degli ecosistemi in tutto il mondo. Nel 1993, ha iniziato a registrare i suoni della natura nel parco statale di Sugarloaf Ridge, vicino a San Francisco, non lontano da casa sua.

All’inizio, questa attività non era concepita come una raccolta di dati scientifici, ma piuttosto come un modo per trovare sollievo dall’ADHD, una condizione che Krause gestiva attraverso l’immersione nella natura.

Il suo primo incontro con il parco è stato ricco di suoni: il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle creature nel sottobosco e il suono dell’acqua corrente nel torrente. Ogni anno, Krause tornava nello stesso punto per registrare questi suoni, creando inconsapevolmente un archivio unico che documentava la salute acustica dell’ecosistema locale.

La ricchezza sonora via via svanisce: nel 2023 non si sente nulla

Tuttavia, con il passare del tempo, Krause ha notato un cambiamento inquietante. La ricchezza sonora delle sue prime registrazioni iniziava a svanire. Gli effetti del cambiamento climatico, come siccità prolungate e incendi devastanti, hanno drasticamente alterato l’ecosistema.

Già nel 2015, i suoni naturali iniziavano a rarefarsi. L’anno seguente, solo il richiamo isolato di un fringuello viola spezzava il silenzio, preannunciando una condizione ancora più desolante. Nel 2017 l’incendio di Tubbs ha devastato la regione, distruggendo gran parte del parco e portando via quasi tutto ciò che Krause possedeva, inclusi decenni di ricordi personali.

Solo il suo archivio di registrazioni è sopravvissuto, grazie a copie conservate altrove. Il fuoco ha decimato l’80% del parco, e il silenzio si è fatto ancora più profondo. Poi, nell’aprile 2023, quando Krause ha riascoltato la sua ultima registrazione, qualcosa che mai avrebbe voluto sentire: un silenzio totale.

Nessun canto di uccelli, nessun suono d’acqua: solo un’ora di vuoto acustico, una testimonianza inquietante del declino dell’ecosistema. Questo silenzio, secondo Krause, è emblematico di ciò che sta accadendo su scala globale: la perdita progressiva e silenziosa della biodiversità.

Nonostante questa desolazione, Krause spera ancora in una rinascita, auspicando di captare segnali di ripresa. Per Krause, i paesaggi sonori della natura raccontano una storia cruciale: se impareremo ad ascoltare, potremo comprendere e forse preservare ciò che resta del nostro fragile mondo naturale.

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Fonte: Nature Recordings

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