Così i muschi possono contribuire ad affrontare la crisi climatica e migliorare la biodiversità del suolo

Un nuovo studio dimostra che anche i muschi assorbono carbonio al pari degli alberi oltre che migliorare significativamente la qualità del suolo

muschi, pur essendo piccole piante prive di tessuto vascolare, potrebbero salvare il Pianeta dalla crisi climatica, lo dimostrano recenti studi che hanno voluto indagare proprio sul contributo dei muschi, che rappresentano gli organismi più diffusi sulla terraferma, alla qualità del suolo e dell’ecosistema in generale.

 Gli scienziati e i ricercatori provenienti da Spagna, Australia e Stati Uniti, hanno scoperto che essi hanno la capacità di assorbire ed immagazzinarepi8ù emissioni di carbonio nel terreno di quanto si fosse mai immaginato e in particolare oltre che accelerare la decomposizione della materia organica con una minore percentuale di  agenti patogeni delle piante presenti nel suolo rispetto ai suoli privi di vegetazione.5

Il muschio è una piccola pianta molto particolare, sprovvista di tessuto vascolare, ovvero non presenta fusti e radici, perciò assorbe acqua e nutrienti vari direttamente nelle cellule, attraverso un processo di osmosi.

Si riproducono tramite le spore e sono estremamente resistenti, anche agli ambienti più ostili e difficili.

Secondo le stime più recenti i muschi coprono un’area pari a 9,4 milioni di chilometri quadrati, su tutto il Pianeta.

Questi risultati supportano l’idea che possiamo usare la natura in vari modi per combattere il cambiamento climatico”, ha dichiarato Peter Reich, autore dello studio della Michigan University. “I muschi sono importanti perché dimostrano che anche le piante minuscole in ambienti difficili sono in grado di acquisire e immagazzinare carbonio, proprio come i grandi alberi”.

 I ricercatori hanno scoperto che i muschi possono sequestrare circa 6,4 miliardi di tonnellate di carbonio in più nel suolo rispetto a quello immagazzinato in un terreno senza piante . Si tratta di sei volte le emissioni annuali causate dai cambiamenti nell’uso del suolo, hanno stimato.

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno esaminato campioni di suolo provenienti da tutti i continenti.

Oltre ad analizzare le emissioni di carbonio immagazzinate, si sono concentrati anche sul contributo che muschi e piante vascolari danno alla biodiversità dell’ambiente.

Dalle osservazioni è emerso che un terreno ricoperto di muschio non solo aumenta lo stoccaggio del carbonio, ma migliora anche la biodiversità del suolo che occupa.

I muschi infatti stabilizzano i microclimi e gli ambienti fisici sottostanti, fornendo minerali e carbonio al suolo.

Questa straordinaria scoperta potrebbe rivelarsi fondamentale per la salvaguardia del Pianeta e per il contrasto alla crisi climatica:

I nostri risultati evidenziano il contributo dei muschi alla vita e alle funzioni del suolo e la necessità di conservare questi importanti organismi per sostenere suoli sani

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Fonte: Nature Geoscience

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