Contro la crisi idrica, nasce il primo giardino sostenibile senza impianto di irrigazione a Verona

Un'iniziativa per far comprendere come, per essere sostenibili, sia necessario non sprecare energia. Ma non solo: anche l'adattamento dei nostri stili di vita è cosa quanto mai urgente

Nessun impianto di irrigazione e 200 tra specie erbacee perenni ed arbusti di vario tipo: a Verona nasce il primo giardino sostenibile. Un’iniziativa che però fa riflettere: siamo costretti ad adattarci al clima che cambia.

Siamo a Veronetta, per la precisione, e questo piccolo scrigno della natura è stato realizzato nell’aiuola di piazzetta Bernardi, abbellita con piante che sono state scelte proprio in virtù della loro capacità di adattarsi alle temperature più sempre calde e di sostenersi con pochissima acqua.

Un modo, questo, per combattere l’emergenza idrica, ma soprattutto un monito per mettere il punto su una questione: perché ci sia uno sviluppo davvero sostenibile, si deve assolutamente partire dall’idea di utilizzare meno energia.

È il primo giardino in città senza impianto di irrigazione, quindi adatto alla situazione di crisi climatica che stiamo vivendo, con minori piogge e concentrate in determinati periodi dell’anno. Un progetto realizzato dagli Uffici comunali del Verde, Amia e l’associazione nazionale Pubblici giardini, e che vedrà presto il moltiplicarsi dell’iniziativa – spiega l’assessore ai Giardini Federico Benini. Già individuata infatti la prossima area che diventerà giardino urbano sostenibile, si tratta della grande vasca al Saval dove un tempo era in funzione la fontana.

L’iniziativa è in linea anche con l’attenzione dell’Amministrazione alla biodiversità. Le piante utilizzate, che vanno dalla Verbena bonariensis alla Salvia nemorosa e alla Borrago officinalis, sono importanti attrattori di api e farfalle e contribuiscono alla loro riproduzione.

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