Due megattere con le loro bolle hanno creato una spirale di Fibonacci, lasciando senza fiato un fotografo che ha ripreso questo momento
Piet van den Bemd, fotografo professionista e guida polare, stava volando con un drone sulle acque blu scuro dell’Antartico quando la sua fotocamera ha intravisto un disegno che emergeva come se si fosse levato dagli abissi.
La serpentina di bolle azzurre che si dispiegava creava una forma sulla superficie dell’oceano che assomigliava notevolmente a una spirale di Fibonacci, il famoso schema matematico che compare spesso nel mondo naturale, dalla vita vegetale a quella animale.
Solo quando la spirale fu completata, van den Bemd capì cosa l’aveva creata. Dal centro del disegno spuntavano due bocche gigantesche, spalancate per nutrirsi: erano megattere. Un momento che Van den Bemd non dimenticherà mai, come ha dichiarato lui stesso.
Da oltre trent’anni i ricercatori hanno riconosciuto che le megattere utilizzano le bolle come una forma di strumento. A volte le bolle sono apparentemente impiegate per intimidire i rivali, mentre altre volte le balene soffiano enormi “muri” di bolle che confinano pesci e krill in spazi sempre più ristretti. Quest’ultima strategia è chiamata alimentazione con reti a bolle e si basa su un’attenta cooperazione tra due o più megattere.
Cosa sappiamo sull’alimentazione con le reti a bolle
Su Instagram, Van den Bemd ha descritto il trucco di caccia come “la collaborazione perfetta della natura si dispiega sotto le onde” ed è difficile non essere d’accordo. Mentre alcuni considerano le forme di Fibonacci in natura come il risultato di una forma di efficienza più profonda, in casi come questo la forma è semplicemente una spirale stretta, probabilmente il risultato di un tempismo ben studiato.
L’alimentazione con le reti a bolle si basa sul fatto che le balene si immergono in profondità sotto la superficie e puntano le loro bolle verso l’alto in sincronia. Una balena è di solito il capo che soffia le bolle, mentre le altre nuotano intorno ai pesci e li radunano nella trappola temporanea. Una volta che le prede sono ben radunate, le balene spalancano le bocche e iniziano a ghermire, caricando attraverso l’occhio della spirale.
Questo comportamento sembra essere culturalmente appreso, ma a causa della vita sfuggente delle megattere, raramente viene ripreso. Finora è stato catalogato soprattutto tra le popolazioni di balene dell’emisfero settentrionale.
Ora però i droni con le loro riprese stanno fornendo agli scienziati una visione da vicino della vita delle balene come mai successo prima. Nell’emisfero meridionale negli ultimi anni i droni hanno infatti rivelato più volte l’alimentazione delle megattere con reti a bolle.
Ci sono ancora molte cose che non conosciamo di queste creature altamente intelligenti. Alcuni naturalisti che hanno visto le balene soffiare bolle di sapone in numerose occasioni pensano che questo comportamento possa essere addirittura una forma di gioco. Forse un giorno grazie anche alla tecnologia sapremo la risposta.
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