Coltivare la carta igienica nel proprio giardino, l’idea dell’attivista Robin Greenfield

Sostituire la carta igienica con delle foglie di verdura può sembrare un'idea bislacca, eppure c'è chi lo ha fatto: vi raccontiamo la storia di Robin Greenfield.

Per quanto insolita possa sembrare, l’idea di coltivare piante per sostituire la carta igienica si fa strada in ambito ecologico, grazie alla proposta dell’attivista ambientale Robin Greenfield. L’iniziativa, che mira a ridurre l’uso della carta igienica commerciale, pone l’accento sull’impatto ambientale generato dai prodotti usa e getta: ogni anno la produzione di carta igienica richiede una quantità impressionante di acqua e comporta un pesante impatto ambientale, sia in termini di risorse utilizzate che di rifiuti generati. Coltivare piante come il boldo brasiliano e il verbasco diventa, quindi, un’alternativa sostenibile e a basso impatto.

L’uso di foglie come carta igienica: una pratica ecologica e storica

L’utilizzo di foglie come alternativa naturale alla carta igienica non è chissà quale innovazione radicale, quanto un ritorno alle origini, visto che in molte culture antiche, foglie e materiali naturali venivano usati per l’igiene personale.

L’attivista americano Robin Greenfield, celebre per l’impegno ambientale a volte esplicato attraverso pratiche singolari e stravaganti, che puntano ad attirare l’attenzione, suggerisce due piante per intraprendere questo percorso di autoconsumo: il boldo brasiliano per le zone a clima caldo, ed il verbasco per quelle più fredde. Entrambe le piante possiedono foglie ampie, resistenti e dall’aspetto vellutato, perfette per l’utilizzo in questione.

Il boldo brasiliano: una pianta multifunzionale per il clima caldo

Il boldo brasiliano (Plectranthus barbatus), appartenente alla famiglia delle Lamiaceae ed originario delle aree tropicali, presenta delle foglie morbide e resistenti, simili a quelle della menta, ma dalle dimensioni maggiori: robuste e dalla texture setosa, garantiscono una sensazione confortevole, paragonabile ai prodotti commerciali, ma senza i loro costi ambientali.

Per quanto riguarda la coltivazione, il boldo brasiliano richiede una buona esposizione alla luce ed un terreno ricco di nutrienti, elementi essenziali per assicurare foglie rigogliose. Oltre al suo impiego come carta igienica naturale, il boldo trova utilizzo anche nella medicina popolare brasiliana, dove le foglie vengono utilizzate per preparare tisane che alleviano disturbi digestivi.

Il verbasco: robustezza e versatilità per il clima freddo

Per chi vive in aree a clima freddo, il verbasco (Verbascum thapsus) rappresenta un’alternativa valida al boldo brasiliano. Pianta rustica e resistente, il verbasco si adatta a diversi tipi di suolo e richiede pochissime cure, risultando così una scelta adeguata per giardini poco esigenti. Le foglie, grandi e vellutate, possiedono un’ottima resistenza, che ne permette l’uso ripetuto senza danneggiarsi facilmente. Il verbasco resiste bene alle basse temperature, quindi avremo una fonte costante di “carta igienica” naturale durante tutto l’anno.

Oltre che utile, il verbasco è anche molto bello: la fioritura estiva, composta da meravigliose spighe di fiori gialli, arricchirà il vostro giardino, attirando anche insetti impollinatori come api e farfalle. Il verbasco rappresenta quindi una scelta ecologica e ornamentale, ideale per chiunque desideri ridurre i rifiuti senza rinunciare all’estetica del proprio spazio verde.

Se volete conoscere meglio il nostro, visitate il sito di Robin Greenfiled. Di seguito potete trovare il video dell’impresa di cui abbiamo parlato:

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