È stato colpito da un incendio di natura dolosa il centro di recupero delle tartarughe marine a Linosa, gestito dal CTS. Tra le fiamme sono andate distrutte moltissime attrezzatura, per un valore di 50mila euro. Ma, fortunatamente, all’interno non vi erano né persone né tartarughe in degenza, che sempre più spesso vengono recuperate nelle acque dell’isola perché bisognose di cure.
È stato colpito da un incendio di natura dolosa il centro di recupero delle tartarughe marine a Linosa, gestito dal CTS. Tra le fiamme sono andate distrutte moltissime attrezzatura, per un valore di 50mila euro. Ma, fortunatamente, all’interno non vi erano né persone né tartarughe in degenza, che sempre più spesso vengono recuperate nelle acque dell’isola perché bisognose di cure.
Il Centro incendiato, costituito nel 1995, fino a oggi ha salvati 1000 esemplari. “Sono decine le mamme tartaruga che in questi anni, grazie all’assistenza dei biologi e dei volontari di CTS e dell’associazione Hydrosphera, hanno potuto deporre le proprie uova in tranquillità e migliaia i piccoli che hanno preso il largo sotto la protezione dei volontari”, spiega il centro, che si rivolge alla Regione Sicilia e al Ministero dell’Ambiente per un aiuto alla ricostruzione.
“È un duro colpo per questa struttura – commenta Stefano Di Marco Vice Presidente Nazionale di CTS – ma soprattutto per le tartarughe che con l’avvicinarsi della stagione estiva rimangono spesso vittime di catture accidentali e di collisione con imbarcazioni da diporto. Non ci lasciamo certo intimidire da questi vigliacchi. Ricostruiremo il luogo che da tanti anni aiuta le tartarughe marine a riprendere il mare restituendolo anche agli abitanti di Linosa che hanno sempre collaborato con entusiasmo”.
E il sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusy Nicolini, non ha esitato a rispondere all’appello: “saremo al fianco di CTS e di Hydrosphera per ripristinare le attività di recupero nel più breve tempo possibile. È un duro colpo non solo per le tartarughe ma per l’immagine di Linosa e dei suoi abitanti che hanno costruito la propria identità sull’isola proprio sulla tartaruga che ogni anno richiama migliaia di visitatori a sostegno anche dell’economia locale”.
Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, esprimendo solidarietà al CTS, ha parlato di “atto vigliacco”, che è andato a colpire “un importante presidio di conservazione della natura qual è il centro di recupero per le tartarughe marine di Linosa, per altro proprio a ridosso della sua apertura per la stagione estiva”. “Ci attiveremo per il ripristino del centro, con il quale per molti anni abbiamo collaborato, affinché possa riprendere al più presto la sua attività a tutela della Caretta Caretta”, assicura il Presidente.
Cosa possiamo fare: chi vuole contribuire può effettuare una donazione presso Banca Prossima, IBAN IT5960335901600100000009530, con causale Ricostruzione centro recupero Linosa
Roberta Ragni