Che lo studio delle cellule staminali fosse fondamentale per arrivare a rigenerare importanti tessuti e rafforzare la lotta alle malattie oggi incurabili lo sapevano più o meno tutti. Oggi però – grazie ad un team di scienziati californiani – sembra che queste particolari cellule non ancora specializzate possano essere impiegate anche per salvare gli animali in via di estinzione, come il rinoceronte bianco o il drillo.
Che lo studio delle cellule staminali fosse fondamentale per arrivare a rigenerare importanti tessuti e rafforzare la lotta alle malattie oggi incurabili lo sapevano più o meno tutti. Oggi però – grazie ad un team di scienziati californiani – sembra che queste particolari cellule non ancora specializzate possano essere impiegate anche per , come il rinoceronte bianco o il drillo.
Come? Riproducendo in vitro esemplari che rischiano di sparire. Lo studio – condotto dall’équipe di Jeanne Loring, direttore del Centro per la medicina rigenerativa dello Scripps Research Institute, in California, è stato pubblicato sulla rivista “Nature Methods” e ripreso anche dalla Bbc.
In breve, gli studiosi americani sono partiti da alcuni frammenti di tessuti di alcune specie di animali a rischio estinzione – come il rinoceronte bianco e il drillo della famiglia dei mandrilli – e hanno ricreato in laboratorio cellule staminali simili a quelle embrionali. L’obiettivo è quindi ottenere dalle cellule spermatozoi e ovuli, per poter poi riprodurre in vitro nuovi esemplari di animali che rischiano di scomparire.
Fantascienza? Sembra proprio di no.
Secondo gli scienziati è solo questione di tempo (e di studio): tra alcuni anni potremo avere in vitro cellule embrionali di animali a rischio, in grado di salvare le specie in via di estinzione e curare le loro malattie, evitando così la loro scomparsa sulla Terra.
Come dire, andare “contro natura” per tentare di salvarla…Voi che ne pensate?
Verdiana Amorosi