I ricci di mare stanno per scomparire del tutto dai nostri fondali: fa troppo caldo

Il riscaldamento del Mar Mediterraneo ha fatto crollare la popolazione dei ricci di mare, letteralmente decimati negli ultimi decenni

I ricci di mare che un tempo popolavano le acque del Mediterraneo sono a rischio estinzione a causa degli effetti della crisi climatica.

A monitorare la popolazione dei ricci di mare (Paracentrotus lividus) ci aveva già pensato un gruppo di ricercatori nel 2015, portando avanti uno studio in cui si era dimostrato l’importante crollo di esemplari nei nostri mari.

All’epoca, i ricercatori avevano esaminato l’impatto dell’aumento della temperatura del Mediterraneo: negli ultimi trent’anni, infatti, il mar Mediterraneo hanno registrato un incremento della temperatura di ben 3°C.

Questo ha portato a un elevato aumento della mortalità dei ricci di mare, che rischiano di scomparire in  tempi brevi.

I ricercatori sono tornati a occuparsi dei ricci in un nuovo recente studio nel quale hanno approfondito le ragioni della decimazione di questa specie.

Attraverso esperimenti sul campo e in laboratorio, gli scienziati hanno valutato le ipotesi legate al riscaldamento delle acque che potrebbero spiegare il crollo della popolazione dei ricci.

L’aumento della temperatura, da una parte influisce sulle risorse alimentari disponibili per i ricci e dall’altra favorisce specie invasive che competono con i ricci per tali risorse.

I ricci di mare sono infatti erbivori che si nutrono di alghe: tali alghe diminuiscono a causa del riscaldamento dell’acqua, lasciando i ricci senza cibo.

A ridurre ulteriormente le già scarse risorse alimentari per i ricci, contribuiscono anche pesci che si nutrono delle stesse alghe come il pesce coniglio che, a causa delle temperature più elevate, invadono il Mediterraneo.

I ricci diventano così più deboli, hanno maggiori difficoltà a riprodursi e a svilupparsi: la ridotta capacità riproduttiva abbassa notevolmente la vitalità della popolazione contribuendo – e forse portando – al crollo registrato negli ultimi due decenni.

Le previsioni per il futuro non sono per nulla rosee. Si prevede che il calo della popolazione dei ricci si diffonderà sempre di più nel Mediterraneo in seguito all’ulteriore riscaldamento e alla maggiore espansione di specie di pesci concorrenti.

Come possiamo salvare i ricci? Secondo i ricercatori, dovremmo tutelare e aumentare il numero di alghe di cui si nutrono e ridurre sensibilmente i fattori che contribuiscono al riscaldamento delle acque.

Fonti di riferimento: Nature/Esa Journal

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