Caffè: ricostruita la storia genetica dell’Arabica (e i cambiamenti climatici fanno un po’ meno paura)

Scienziati italiani hanno sequenziato la storia genetica dell'Arabica, rivelando variazioni cromosomiche significative e fornendo chiavi cruciali per sviluppare varietà più resilienti alle malattie. Ci sono così buone speranze di preservare questa varietà di caffè dai cambiamenti climatici

Gli amanti del caffè spesso prediligono l’Arabica, una varietà apprezzata per la sua complessità sensoriale, la più bassa quantità di caffeina (rispetto alla Robusta) e la capacità di crescere in specifiche condizioni climatiche.

Ora un’importante scoperta scientifica internazionale (in cui l’Italia ha avuto un ruolo fondamentale) ha ricostruito in maniera completa e dettagliata la storia genetica di questo caffè, il che potrebbe aiutare anche a salvarlo dai cambiamenti climatici in corso che lo stanno mettendo seriamente a rischio.

La sequenziatura genetica della specie Arabica, infatti, ha portato alla luce informazioni cruciali che potrebbero essere la chiave per mantenere intatte le caratteristiche del caffè che tanto amiamo, nonostante le sfide climatiche che il Pianeta sta affrontando.

La ricerca, coordinata da IGA Technology Services, un’azienda biotecnologica, insieme all’Istituto di Genomica Applicata di Udine, l’Università di Udine, l’Università di Verona e le aziende Illycaffè e Lavazza Group, ha utilizzato una tecnologia di sequenziamento genetico di nuova generazione.

Grazie a questa tecnologia avanzata, che consente di leggere i filamenti di DNA con maggiore precisione rispetto alle tecnologie precedenti, è stata ottenuta la più completa ricostruzione mai realizzata dei cromosomi dell’Arabica.

Quali sono i vantaggi per il futuro di questo studio? L’analisi dettagliata del genoma potrebbe aiutare a sviluppare varietà più resistenti alle malattie, un obiettivo su cui i ricercatori lavorano da anni.

La situazione infatti è molto seria e nel 2050 si prevede che solo la metà delle attuali zone di coltivazione sarà disponibile, portando a conseguenze significative sulla produzione, la disponibilità e i prezzi del caffè.

sequenziato genoma arabica

@Nature

Lo studio, pubblicato su Nature Communications, ha rivelato che, nonostante tutte le varietà di Arabica siano geneticamente simili,  piccole differenze nei filamenti di DNA portano a notevoli variazioni nelle caratteristiche fisiche delle piante, compresi i profili aromatici e la capacità di resistere alle malattie.

Michele Morgante, genetista vegetale dell’Università di Udine e autore dello studio, ha sottolineato che, nonostante le basse variazioni nei singoli nucleotidi, ci sono significativi riarrangiamenti cromosomici che contribuiscono alle differenze sensoriali e alle caratteristiche delle varietà.

La sfida ora è passare dalla teoria ai fatti, ovvero tradurre la comprensione del genoma del caffè in azioni concrete per aiutare i coltivatori. 

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Fonte: Nature

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