È stata riaperta ieri, domenica 19 settembre, la stagione della caccia, che permette a tutti i cacciatori di esercitare l’attività venatoria per tre giorni alla settimana (sono esclusi il martedì e il venerdì) fino al 31 gennaio. Un evento come sempre accompagnato da polemiche, litigi e rivendicazioni e questa volta anche da due importanti novità.
È stata riaperta ieri, domenica 19 settembre, la stagione della caccia, che permette a tutti i cacciatori di esercitare l’attività venatoria per tre giorni alla settimana (sono esclusi il martedì e il venerdì) fino al 31 gennaio. Un evento come sempre accompagnato da polemiche, litigi e rivendicazioni e questa volta anche da due importanti novità.
La prima riguarda il divieto all’esercizio venatorio per ogni specie durante il periodo della migrazione, di nidificazione, durante le fasi della riproduzione e assistenza alla prole.
La seconda invece coinvolge le Regioni, che potranno posticipare i termini di chiusura ai primi 10 giorni di febbraio; per fare questo però dovranno chiedere preventivamente il parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), ente al quale devono uniformarsi (la cosidetta caccia in deroga)
Ma quali sono le specie che si possono cacciare?
Dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre sono cacciabili: fagiano, quaglia, tortora, merlo, gazza, allodola, pernice rossa, coniglio selvatico, lepre comune, alcuni tordi, germano reale, folaga, gallinella d’acqua, colombaccio, marzaiola, beccaccino, beccaccia, gazza, volpe
Tra le specie cacciabili dal primo ottobre al 30 novembre, invece, troviamo il camoscio alpino, lepre bianca, pernice bianca, fagiano di Monte, daino, coturnice, cervo, capriolo, muflone (ad esclusione della popolazione sarda). Dal primo ottobre al 31 dicembre, o dal primo novembre, al 31 gennaio: cinghiale, mentre dal 15 ottobre al 30 novembre, solo per i siciliani, la lepre italica.
Per le specie degli alzavola, canapiglia, codone, cesena, germano reale, folaga, combattente, beccaccia, tordo bottaccio e tordo sassello, lo stop alla caccia dovrebbe avvenire prima della fine del mese di gennaio, mentre per il merlo è prevista il 31 dicembre (anche se potrebbe essere posticipata alla prima decade di gennaio), mentre dal 20 gennaio chiusura dovrebbe riguardare la gran parte delle anatre.
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