Caccia, blitz in Commissione Politiche Europee al Senato

Non c'è che dire, in Italia il tema della caccia è sempre di moda: a riaprire nuovamente l'arena delle polemiche è stato l'emendamento presentato in Commissione Politiche europee del Senato, che ripropone per l'ennesima volta la cancellazione dei limiti alla stagione venatoria, attualmente compresi tra il 1° settembre e il 31 gennaio.

Non c’è che dire, in Italia il tema della caccia è sempre di moda: a riaprire nuovamente l’arena delle polemiche è stato l’emendamento presentato in Commissione Politiche europee del Senato, che ripropone per l’ennesima volta la cancellazione dei limiti alla stagione venatoria, attualmente compresi tra il 1° settembre e il 31 gennaio.

Questo tentativo di manomissione della legge 157/1992 avviene contemporaneamente alla condanna da parte della Corte di Giustizia Europea all’Italia, ed in particolare alla Lombardia, per l’abuso della caccia in deroga.

In sostanza l’Europa ci ammonisce per la troppa caccia: continuiamo l’attività venatoria nei periodi “off limits” di migrazione degli uccelli. Lo facciamo quindi “troppo e male” come dimostrano le quattro procedure di infrazione e l’ordinanza dell’Alta Corte di Lussemburgo, che con un atto, più unico che raro, ha intimato all’Italia di sospendere d’urgenza la legge sulle deroghe della regione Lombardia.

Diverse associazioni – ALTURA, AMICI DELLA TERRA, ENPA, FARE VERDE, LAC, LAV, LEGAMBIENTE, LIDA, LIPU – BIRDLIFE ITALIA, MEMENTO NATURAE, NO ALLA CACCIA, OIPA, ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA CACCIA, WWF ITALIA CACCIA – definiscono “vergognoso questo ennesimo blitz compiuto in Parlamento, che costituisce un’umiliazione per l’Europa, per gli organi scientifici e per tutto il popolo italiano. I cittadini si ritroveranno i cacciatori nei propri terreni anche oltre i già lunghissimi cinque mesi dell’attuale stagione di caccia.”

Ad inasprire la situazione il fatto che questo emendamento era già stato valutato negativamente dall’ISPRA e rigettato diverse volte dal governo e da varie commissioni parlamentari. Tanto più che ora viene riproposto nelle dubbie vesti di adeguamento alle istanze europee, quando in realtà dall’Europa giungono richieste diametralmente opposte.

Allungare la stagione venatoria, cancellando così i limiti del calendario nazionale, aprirebbe una nuova insostenibile stagione di deroghe, caos normativo e infrazioni.

Lorenzo De Ritis

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