L’aumento delle temperature sta “cuocendo” lo spuntino preferito dei bombi

I bombi sono attratti maggiormente dal nettare che ospita comunità microbiche, e l'aumento nelle temperature minaccia il loro cibo preferito

I bombi americani sarebbero attratti maggiormente dal nettare che ospita comunità microbiche, e l’aumento nelle temperature minaccia il loro cibo preferito

Attraverso la loro azione impollinatrice (diversa da quella operata dalle api), i bombi svolgono un grande lavoro per la conservazione della biodiversità e la proliferazione delle colture: senza di loro sarebbe difficile continuare a produrre in maniera massiccia pomodori, patate, mirtilli o peperoni. Ma ora la loro “dieta” è gravemente sconvolta e minacciata dalla crisi climatica, secondo questo studio che ha esaminato gli effetti dei cambiamenti nella composizione del nettare sulla comunità dei bombi americani: infatti, l’aumento delle temperature sta provocando squilibri nelle comunità microbiche presenti nel nettare di cui si nutrono i bombi, con conseguenze per la loro salute e, di rifletto, anche per la nostra.

Minimi cambiamenti nel nettare dei fiori possono alterare il modo in cui i bombi vanno alla ricerca di cibo, impattando sulla loro salute e sulla reperibilità di cibo fresco per noi. Basta un piccolo aumento delle temperature per accelerare il metabolismo dei microbi presenti nel nettare: un metabolismo più veloce li porta a riprodursi maggiormente e a consumare una più alta percentuale di zuccheri. Questo vuol dire meno zucchero per gli insetti impollinatori, che trovano il nettare meno dolce e quindi meno appetibile.

(Leggi anche: La borragine cambia aspetto per la crisi climatica e i bombi non la impollinano più)

Per testare le “preferenze” dei bombi, i ricercatori hanno ricreato del nettare in laboratorio: in alcuni casi si è trattato di nettare sterile, in altri sono stati aggiunti dei microbi. Entrambi i tipi di nettare sono stati conservati sia ad alte che a basse temperature: la temperatura più bassa (27°C) rappresenta la temperatura media primaverile a Riverside nel 2017; la temperatura più alta (32°C) corrisponde invece alla temperatura prevista per la fine del secolo a causa della crisi climatica. Messi di fronte ai diversi tipi di nettare, i bombi hanno dimostrato di essere attratti dal nettare contenente microbi e conservato alla temperatura più bassa, scartando a priori il nettare sterile.

Non è chiaro il motivo delle preferenze dei bombi: alcuni ricercatori immaginano che i batteri possano aiutare i bombi a digerire meglio gli zuccheri contenuti nel nettare; secondo un’altra teoria, i microbi produrrebbero metaboliti secondati che contribuirebbero al benessere degli insetti. Ciò che è chiaro, invece, è che certamente l’aumento delle temperature avrà effetti negativi sui bombi – dalla diminuzione della loro popolazione allo spostamento delle comunità in luoghi diversi, alla ricerca di cibo che possa soddisfare i loro bisogni. 

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Fonte: Environmental Microbiology

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