Biodiversità: una mappa della foresta amazzonica senza precedenti

Mappare la biodiversità della foresta amazzonica monitorandola dall’alto attraverso speciali strumenti di osservazione. E’ ciò che è stato da poco reso possibile grazie all’impegno di un folto gruppo di ricercatori statunitensi, che hanno realizzato una coloratissima mappa tridimensionale di un’ampia porzione della foresta pluviale peruviana attraverso appositi strumenti laser.

Mappare la biodiversità della foresta amazzonica monitorandola dall’alto attraverso speciali strumenti di osservazione. È ciò che è stato da poco reso possibile grazie all’impegno di un folto gruppo di ricercatori statunitensi, che hanno realizzato una coloratissima mappa tridimensionale di un’ampia porzione della foresta pluviale peruviana attraverso appositi strumenti laser.

L’innovativa mappatura è stata resa possibile grazie alla messa a punto di nuove tecniche di rilevamento del grado di biodiversità di un ecosistema, nate grazie all’ingegno di Greg Asner, esperto di ecologia del Carnegie Department of Global Ecology dell’Università di Stanford. A bordo di un aeroplano battezzato Carnegie Airborne Observatory, i ricercatori hanno catturato immagini strabilianti della foresta amazzonica peruviana, i cui colori virano verso sfumature psichedeliche.

Dall’aeroplano, un apposito dispositivo, detto “Lidar”, indirizza verso la distesa verde della foresta un raggio laser che, viaggiando ad elevatissima velocità, restituisce una mappa tridimensionale della vegetazione in maniera estremamente dettagliata. A ciò contribuisce inoltre l’impiego di uno spettrometro in grado di misurare e registrare le proprietà termiche ed ottiche della vegetazione.

Tali nuovi strumenti tecnologici permettono di monitorare la foresta amazzonica nei dettagli, offrendo un prezioso contributo utile a preservarne la biodiversità. Il progetto si è rivelato inoltre utile per verificare le reazioni della vegetazione alla siccità e per tenere sotto controllo la deforestazione. I dati rilevati saranno presi in stretta considerazione dalle future iniziative volte a tutelare la foresta pluviale e la sua variegata vegetazione.

Dalle immagini attuali, che sono state confrontate con le precedenti mappature, effettuate nel 2009, è purtroppo emerso che una delle principali cause della deforestazione sia dovuta all’estensione della presenza di miniere d’oro illegali che interessa il Perù e che nel corso degli ultimi tre anni ha provocato la scomparsa di oltre 100 km2 di foresta.

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