I barbagianni stanno scomparendo. Gli ornitologi dicono che il 2013 sarà per sempre ricordato come l'anno peggiore mai registrato per uno degli uccelli più diffusi nelle campagne dell'Inghilterra, di cui meno di 1.000 coppie avrebbero nidificato. In un anno tipico, sarebbero state 4.000.
I barbagianni stanno scomparendo. Gli ornitologi dicono che il 2013 sarà per sempre ricordato come l’anno peggiore mai registrato per uno degli uccelli più diffusi nelle campagne dell’Inghilterra, di cui meno di 1.000 coppie avrebbero nidificato. In un anno tipico, sarebbero state 4.000.
La colpa? Gli esperti non hanno dubbi: è degli ultimi quattro anni di estreme condizioni climatiche, che hanno portato la popolazione di questa specie protetta a un calo di oltre tre quarti. I timori sulla diminuzione della popolazione di barbagianni sono andati in crescendo negli ultimi anni. Gli uccelli erano una vista comune sui terreni agricoli in Gran Bretagna un secolo fa, ma i numeri erano diminuiti del 70% dai primi anni 1980.
Nel corso di questa estate, già era chiaro che il rapace notturno stava andando incontro a una vera e propria “catastrofe” ed ora, dopo una valutazione di fine anno, la vera scala situazione è stata rivelata. È peggiore delle aspettative. Gli inverni freddi del 2009/2010 e 2010/2011 hanno avuto un effetto devastante. Anche il piovoso mese di giugno del 2012 ha ucciso molti uccelli nei nidi. Marzo di quest’anno, poi, è stato il secondo più freddo mai registrato e ha portato a un aumento del tasso di mortalità anche tra gli adulti.
“E ‘stato un anno catastrofico. Il barbagianni ora ha bisogno di tutto l’aiuto possibile. Ci vorranno almeno due anni per fare in modo che la popolazione inizi a recuperare – a condizione che non ci siano eventi meteorologici più estremi”, spiega David Ramsden, a capo del Barn Owl Trust.
A complicare la situazione, ci sono anche il collegamento ferroviario ad alta velocità progettato tra Londra e le Midlands, che minaccia il loro habitat e la loro incolumità, e l’ampio uso di pesticidi. L’associazione spiega che il 91% degli uccelli trovati morti avevano ingerito veleno per topi, che costituiscono il loro alimento naturale. In pratica, quando i roditori sono avvelenati, i barbagianni che li mangiano restano intossicati e muoiono.
Sebbene non sia ancora pienamente quantificato, l’avvelenamento potrebbe essere, in realtà, la minaccia numero uno per la specie. Eppure, a differenza di tutti gli altri problemi, l’uso eccessivo di rodenticidi è facile da affrontare. Per questo è nata una petizione per chiedere al Ministero dell’Ambiente UK di introdurre una corretta regolamentazione sui veleni per roditori come questione di urgenza.
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Roberta Ragni
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