Angelina Jolie “madrina” del programma Unesco e Guerlain che salva le api (e le donne)

Angelina Jolie è stata scelta come madrina d'eccezione per il programma Women for Bees, lanciato da Unesco e Guerlain per salvare le api e promuovere l'imprenditoria femminile.

Angelina Jolie scende in campo a difesa degli insetti più preziosi della Terra: le api. La star di Hollywood, da anni impegnata per tutelare i diritti umani ma anche l’ambiente, è stata scelta come madrina d’eccezione per il programma, lanciato da Unesco e Guerlain, che prende il nome di Women for Bees.

Si tratta di un ambizioso progetto che punta a formare apicoltrici donne in tutto il mondo, promuovendo sia l’imprenditoria femminile che la protezione delle api, insetti impollinatori fondamentali per il Pianeta e per la nostra stessa sopravvivenza.

In qualità di madrina dell’ambizioso programma, Angelina Jolie incontrerà le apicoltrici e seguirà il loro lavoro e i loro progressi.

“Quando le donne acquisiscono abilità e conoscenze, il loro istinto è quello di aiutare a crescere gli altri.” – ha commentato l’attrice e attivista statunitense – “Sono entusiasta di incontrare le donne, provenienti dal tutto il mondo, che prendono parte a questo programma. Non vedo l’ora di conoscerle e conoscere la loro cultura, il loro ambiente e il ruolo svolto dalle api. Spero che la formazione possa rafforzare la loro indipendenza, i loro mezzi di sussistenza e le loro comunità “

Woman for Bees: come funziona il programma

Il programma Women for Bees, ideato da Unesco e Guerlain, prenderà avvio il prossimo 21 giugno e avrà una durata quinquennale. A partire da quella data, ogni anno dieci donne provenienti da cinque Riserve della Biosfera  prenderanno parte ad un corso accelerato dalla durata di 30 giorni, che si terrà presso il Domaine de la Sainte-Baume dell’OFA (Observatoire Français d’Apidologie), in Provenza.

Le Riserve della Biosfera Unesco che saranno coinvolte nei primi due anni del programma includono: Iles et Mer d’Iroise (Francia), Sila (Italia), Balcani centrali (Bulgaria), Kozjansko e Obsotelje (Slovenia), Katunskiy (Russia), Tonle Sap (Cambogia), Kafa (Etiopia), Volcans (Ruanda) e Xishuangbanna (Cina).

Nell’arco di cinque anni saranno 50 le donne che riceveranno una formazione nell’ambito dell’apicoltura. Al termine del percorso formativo, le partecipanti potranno diventare apicoltrici a pieno titolo e membri di una rete internazionale di apicoltura.

“Il ruolo delle donne nella gestione della biodiversità e nei processi decisionali non è pienamente riconosciuto.” – evidenzia Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell’Unesco. – “Pertanto, sostenere e promuovere il contributo delle donne come agenti di cambiamento è essenziale e una priorità globale per l’UNESCO. Il programma ‘Women for Bees’ non solo evidenzia la nostra interdipendenza con altre specie viventi, ma incoraggia anche le donne a essere ‘progettiste del cambiamento’ per creare, educare e sperimentare l’apicoltura sostenibile nelle Riserve della Biosfera dell’UNESCO come un modo di vivere il pianeta Terra in armonia con altre specie”.

Il programma Women for Bees punta anche a contribuire al ripopolamento delle api e ad accrescere la consapevolezza della loro importanza per l’ecosistema. Entro il 2025, infatti, saranno costruiti ben 2.500 alveari all’interno di 25 Riserve della Biosfera Unesco ed è previsto un ripopolamento di 125 milioni di api.

Fonte: Unesco/Twitter

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