Anche i ghiacciai alpini sono ad oggi minacciati da un’alga microscopica che ne cambia il colore e ne accelera lo scioglimento.
Neve e ghiaccio delle Alpi colorati di rosso porpora. Così come è accaduto in Groenlandia, anche i ghiacciai alpini sono minacciati da un’alga microscopica che ne cambia il colore e ne accelera lo scioglimento.
È quanto appreso per la prima volta dai ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca, che pubblicano i risultati sulla rivista Scientific Reports.
Tra le diverse specie di alghe identificate nei campioni analizzati, gli studiosi hanno trovato una notevole abbondanza di Ancylonema nordenskioeldii, una specie che non era mai stata precedentemente documentata nelle Alpi e che piuttosto domina le fioriture di alghe sulla calotta glaciale della Groenlandia.
“In Groenlandia la presenza di alghe sulla calotta polare induce l’oscurimento di un’ampia porzione di ghiaccio (circa 100.000 chilometri quadrati) nota come ‘dark zone’, amplificando la fusione estiva del ghiaccio – spiega il primo autore dello studio, Biagio Di Mauro. Nelle Alpi europee questo fenomeno non era mai stato identificato quantitativamente. Il nostro studio per la prima volta ha mostrato che il processo di bio-albedo feedback può avvenire anche alle nostre latitudini. In particolare, i campioni raccolti al ghiacciaio del Morteratsch (Engadina, Svizzera) hanno permesso di sequenziare il Dna degli organismi presenti sulla superficie del ghiacciaio e studiarli al microscopio. I risultati hanno evidenziato la presenza di colonie della specie Ancylonema nordenskioeldii, nota per la sua abbondanza nella dark zone in Groenlandia”.
Non solo per l’aumento della temperatura. Se il ghiaccio sulle Alpi fonde è anche a causa di alcune specie di alghe….
Posted by Università degli Studi di Milano-Bicocca on Tuesday, April 14, 2020
Com’è resa possibile la colorazione?
La colorazione è un fenomeno naturale dovuto appunto alle alghe della specie Ancylonema nordenskioeldii, che riescono a vivere nelle condizioni estreme della superficie del ghiacciaio. In estate, sfruttano l’acqua di fusione presente sulla superficie per moltiplicarsi e diffondersi. Più è caldo, maggiore è la disponibilità di acqua sul ghiacciaio e più prosperano. Il loro colore viola è dovuto ai pigmenti usati nella fotosintesi e la loro presenza, tuttavia, ha la conseguenza di rendere il ghiaccio più scuro, quindi assorbe più calore e favorisce lo scioglimento.
La presenza dell’alga rossa, in sostanza, dà alla neve un albedo più basso e la fa sciogliere più rapidamente. E non solo: più la neve e i ghiacciai si sciolgono, a parere degli esperti, più la presenza dell’alga aumenta in un effetto a catena e un impatto negativo sul clima da non sottovalutare.
QUI trovate lo studio completo.
Fonte: Scientific Reports / Unimib
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