Sono sopravvissuti a incidenti aerei, all'attacco alle torri gemelle, allo tsunami e perfino alla bomba atomica di Hiroshima. Sono nati, rifioriti e sono stati salvati in luoghi conosciuti come teatri di tragedie.
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Sono sopravvissuti a incidenti aerei, all’attacco alle torri gemelle, allo tsunami e perfino alla bomba atomica di Hiroshima. Sono nati, rifioriti e sono stati salvati in luoghi conosciuti come teatri di tragedie.
Parliamo di olmi, pini, salici piangenti che sono riusciti a rinascere a pochi metri dal disastro, che danno speranza e che in alcuni casi, sono diventati il simbolo che ricorda le vittime innocenti.
La forza della natura supera ogni limite, ogni confine.
Il Callery pear sopravvissuto all’attacco dell’11 settembre
È il simbolo della rinascita dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 perché è stato tirato fuori dalla macerie dell’ex torri gemelle del Word Trade Center di New York. Il callery pear era stato piantato nel 1970 e recuperato dalle macerie con un solo ramo vivente. Dal 2013 rivive nei pressi del National 9/11 Memorial a Manhattan.
L’American Elm sopravvissuto a una bomba
Il Pino sopravvissuto allo tsunami
L’ Hibaku Jumoku sopravvissuto alla bomba atomica
Dopo la bomba atomica sganciata a Hiroshima nel 1945, molti avevano ipotizzato che nulla sarebbe più cresciuto in quel terreno. Ma la primavera successiva, un nuovo germoglio era nato tra le macerie della città, un salice piangente fiorito a 370 metri dall’esplosione.
L’albero che è sopravvissuto ad un incidente aereo
Nel 1992 un aereo cargo si è schiantato contro alcuni appartamenti nel quartiere Bijlmermeer di Amsterdam nei Paesi Bassi, uccidendo 43 persone. Questo albero è sopravvissuto e da allora e diventato un luogo in cui si ricordano le vittime dell’incidente. È stato ribattezzato come “l’albero che ha visto tutto”.