I semi italiani non saranno venduti alla cinese Syngenta. Il Governo intende bloccare l’acquisizione di Verisem utilizzando il Golden Power

Secondo quanto riferisce la Reuters, il Governo italiano vuole impedire al gruppo di proprietà cinese Syngenta di acquistare l’azienda romagnola di semi agricoli Verisem. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, si appresta dunque a sfruttare il cosiddetto “Golden power” per bloccare le offerte indesiderate in un settore ritenuto di importanza strategica come è appunto quello alimentare.

Non c’è ancora l’ufficialità, ma la Reuters riporta quanto dichiarato da due funzionari direttamente coinvolti nella questione. In una riunione di gabinetto che si è svolta il 19 ottobre (ma che non è stata ancora resa pubblica), il Governo avrebbe deciso di porre il veto, per la prima volta, ad un’acquisizione nel settore agroalimentare.

Si tratta della proposta di Syngenta, gruppo con sede in Svizzera ma acquistato nel 2017 da ChemChina e poi incorporato in Sinochem Holdings Corp, di acquistare il produttore di sementi Verisem (di proprietà della società statunitense Paine Schwarts and Partnercon) per circa 200 milioni di euro.

Il Governo è intenzionato però a bloccare l’acquisizione dei cinesi sfruttando il Golden power, ovvero la possibilità, al fine di tutelare l’interesse nazionale, di fermare un’operazione di mercato in cui vengano coinvolte aziende di importanza strategica. Stavolta si tratta della filiera alimentare ma il veto può essere anche utilizzato nel settore telecomunicazioni, sanità e altro.

La Coldiretti aveva spinto molto e fatto pressioni per bloccare l’acquisizione di Verisem da parte di Syngenta, sostenendo che questa avrebbe spostato in Asia l’equilibrio strategico mondiale nel controllo delle sementi per la produzione di ortaggi.

In effetti, Verisem detiene un prezioso patrimonio genetico fatto di sementi conservate da generazioni di agricoltori. È evidente dunque l’importanza che questa ricchezza in biodiversità non venga ceduta ad altri.

La notizia, sia pure non ancora ufficializzata, si è ovviamente diffusa anche in Italia e sono arrivati già i commenti soddisfatti delle associazioni che si sono battute per bloccare l’acquisizione. Coldiretti, per voce del suo presidente Ettore Prandini, ha dichiarato:

La Coldiretti, insieme a Filiera Italia, è stata la prima a richiedere un intervento del governo per impedire il passaggio in mani cinesi di una realtà strategica per la sovranità alimentare nazionale.

Filiera Italia in una nota ha fatto sapere:

Bene l’intervento del governo Draghi sulla golden power per difendere i semi italiani. Tutta la filiera agroalimentare nazionale deve essere strategica e va salvaguardata dalle acquisizioni da parte di colossi stranieri e dai rischi di concentrazioni.

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Fonte: Reuters / Aska News

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