I cambiamenti climatici e El Niño stanno provocando la peggiore moria di mangrovie della storia. Il disastro ambientale si estende per 700 chilometri lungo il golfo di Carpentaria, in Australia.
I cambiamenti climatici e El Niño stanno provocando la peggiore moria di mangrovie della storia. Il disastro ambientale si estende per 700 chilometri lungo il golfo di Carpentaria, in Australia.
La moria delle mangrovie è stata accompagnata dallo sbiancamento dei coralli della Grande Barriera Corallina. In più proprio a causa dei cambiamenti climatici e dell’acqua inusualmente calda un quarto dei coralli della zona ha incontrato la morte. Per valutare i danni provocati alle mangrovie Norm Duke, esperto di ecologia della James Cook University, ha sorvolato in elicottero 700 chilometri di costa australiana per osservare la situazione.
L’esperto è rimasto scioccato da quanto ha potuto vedere e ha calcolato che l’area delle mangrovie morte dovrebbe estendersi per 7000 ettari. Si tratta dunque a suo parere della moria di mangrovie più grave della storia. Ciò che risulta inusuale è la vasta estensione del fenomeno che si è manifestato nel golfo australiano nel corso di un solo mese. Secondo Duke, la presenza delle mangrovie svolge un ruolo ecologico fondamentale in questa zona dell’Australia.
Le mangrovie sono dei veri e propri reni, dato che attraverso di esse l’acqua viene filtrata e si purifica. Le mangrovie filtrano molti sedimenti e proteggono la Grande barriera corallina. Questo tipo di protezione scompare con la morte delle mangrovie.
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È già stata rilevata la morte di molte alghe marine ed ora si teme per la sopravvivenza delle tartarughe che se non avranno di che nutrirsi potrebbero morire di fame nel giro di pochi mesi.
I sedimenti trattenuti fino ad ora dalle mangrovie potrebbero raggiungere le coste e l’oceano e di conseguenza rischiano di minacciare nel corso dei prossimi mesi e anni la sopravvivenza della vita acquatica e dell’intero ecosistema della barriera corallina.
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In questo caso il colpevole a parere dell’esperto è rappresentato dai cambiamenti climatici e dal riscaldamento globale. Le piogge si riducono e le mangrovie non riescono a sopravvivere ala siccità eccessiva e al caldo torrido. Il Centro meteorologico australiano ha confermato che negli ultimi due anni le piogge sono state scarse mentre le temperature dell’aria e dell’acqua sono aumentate. In particolare la stagione umida del 2016 è stata compromessa da El Niño, che ha provocato una forte siccità.
Ora gli esperti dovranno occuparsi di valutare le possibili risposte a questa situazione di emergenza. Le mangrovie australiane sembravano le più incontaminate e resistenti del mondo, eppure ecco che ora sono diventate vulnerabili ai cambiamenti climatici e faticano a sopravvivere. Il Pianeta non può permettersi una perdita così grave. Urgono azioni sempre più forti per contrastare i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale. Guardate il video.
Qui, invece, la moria di mangrovie lungo le coste delle Isole Abaco, alle Bahamas, documentata da un drone:
Marta Albè
Photo Credits: Norm Duke