Lo scorso 3 febbraio, un treno trasportante sostanze chimiche pericolose deragliava in Ohio: oggi si contano i danni di questo disastro ambientale le cui conseguenze sono state sottovalutate
Vi abbiamo già parlato, nei giorni scorsi, del terribile disastro ferroviario avvenuto in Ohio (Stati Uniti), dove un treno che trasportava sostanze chimiche è deragliato disperdendo il suo carico tossico nell’ambiente.
L’evento è accaduto lo scorso 3 febbraio eppure, a distanza di quasi venti giorni, cattivi odori sono ancora nell’aria mentre l’acqua continua ad essere contaminata e i residenti denunciano sintomi quali mal di testa, nausea, bruciore alla gola.
Ma a far paura ora sono le conseguenze sull’ambiente di questo disastro, non ancora pienamente comprese dalle autorità locali. Mentre continuano i controlli sulla salubrità dell’aria e dell’acqua per le popolazioni residenti, si contano già migliaia di pesci e uccelli morti e centinaia di animali domestici con sintomi sospetti.
L’incidente
Lo scorso 3 febbraio, alle 21:00 un convoglio ferroviario è deragliato nei pressi del villaggio di East Palestine, in Ohio, ai confini con lo Stato della Pennsylvania. Il deragliamento ha provocato un massiccio incendio alimentato dalla presenza, nei convogli, di sostanze chimiche altamente infiammabili.
Fra queste oli lubrificanti, etilesil acrilato, acrilato di butile e cloruro di vinile – quest’ultimo utilizzato per la produzione di plastica: questa sostanza, se bruciata, rilascia altre sostanze chimiche potenzialmente dannose per l’essere umano, che possono causare irritazione agli occhi o alla gola, vertigini, nausea o mal di testa.
Proprio a causa della presenza di queste sostanze infiammabili e tossiche, spegnere immediatamente l’incendio avrebbe rappresentato un rischio per i vigili del fuoco.
Tre giorni dopo l’incidente, quindi, le autorità hanno avviato un rilascio controllato di cloruro di vinile nell’ambiente, per scongiurare il rischio di un’esplosione. Ciò ha rilasciato nell’aria circostante un’enorme quantità di fumi tossici.
La moria di pesci e uccelli
Il livello di inquinamento dell’area è preoccupante e, oltre agli esseri umani, a farne le spese sono la flora e la fauna locali. Secondo il Dipartimento delle risorse naturali dell’Ohio, sarebbero già più di 3.500 i pesci morti a causa della contaminazione dei corsi d’acqua locali – incluso il fiume Ohio, che in diversi punti del suo corso mostra livelli (seppur lievi) di contaminazione da butil acrilato.
E non solo: oltre agli animali marini, i cittadini denunciano anche le morti sospette di animali domestici, polli, conigli, volpi e altri – benché questi decessi non siano da collegarsi al disastro ambientale, secondo i funzionari statali.
A più di due settimane dal disastro i cittadini che erano stati fatti evacuare hanno ottenuto il permesso di tornare nelle loro abitazioni e le scuole sono state riaperte; inoltre, gli ultimi test condotti sull’acqua hanno stabilito che essa è tornata potabile.
Ma la preoccupazione che serpeggia nella popolazione locale non accenna a diminuire, sostenuta da spettacoli anomali che mostrano l’acqua chiaramente inquinata e che in queste ore stanno rimbalzando sulle piattaforme social, come il video che vi mostriamo qui sotto:
https://www.tiktok.com/@crimewithbobby/video/7200874457961909547?q=ohio%20water&t=1676884227961
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Fonti: BBC / Washington Post / EPA
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